La manifestazione organizzata da cgil, cisl e uil. Chiedono alla regione i fondi per pagare il personale. Il nodo della stabilizzazione i cui costi non possono essere a carico degli enti locali
Agrigento, domani i precari dei Comuni di questa provincia in piazza
LA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DA CGIL, CISL E UIL. CHIEDONO ALLA REGIONE I FONDI PER PAGARE IL PERSONALE. IL NODO DELLA STABILIZZAZIONE I CUI COSTI NON POSSONO ESSERE A CARICO DEGLI ENTI LOCALI
Domani, 29 ottobre, sotto la prefettura di Agrigento si riuniranno i precari degli Enti di questa provincia per manifestare il loro disappunto nei confronti del Governo regionale di Rosario Crocetta.
La manifestazione è promossa da Cgil, Cisl e Uil ( Alfonso Buscemi Floriana Russo e Fabrizio Danile). I sindacati chiedono la stabilizzazione dei lavoratori precari e, nelle more, la proroga fino al 31 dicembre del prossimo anno.
I sindacati, ggi, consegneranno al Prefetto di Agrigento un documento nel quale si ripercorre la lunga storia del precariato siciliano, chiedendo di farsi carico di sollecitare il Governo regionale a dare immediate risposte.
La manifestazione di domani, ad Agrigento, potrebbe essere la prima di una lunga serie. va detto, infatti, che il Governo regionale, quest’anno, non ha riconosciuto ai Comuni i fondi per pagare i precari.
Per la cronaca, i precari degli enti locali siciliani – che sono circa 24 mila in tutta la Sicilia – sono sempre stati pagati in parte con i fondi regionali e in parte con i fondi comunali.
Da quest’anno il Governo regionale non ha più approntato le risorse finanziarie. Il risultato è che tutto il costo è passato sui Comuni.
Non solo. La regione ha fatto sapere che l’eventuale stabilizzazione di questo personale sarà tutto a carico dei Comuni.
La situazione è drammatica, perché molti dei Comuni siciliani, quest’anno, per pagare i precari, si sono indebitati con le banche. Ma adesso la situazione è diventata finanziariamente insostenibile. Da qui la prima manifestazione di Agrigento, prevista per domani.