Aggressioni in famiglia, arrestati ieri due uomini Pugno al figlio che provava a difendere la madre

Due liti sfociate nello scontro fisico, ieri a Catania, sono state fermate dall’intervento provvidenziale della polizia. Il 46enne D.F.F. è stato arrestato ieri mattina con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento degli agenti è scattato dopo la chiamata al 112 della madre dell’uomo – affetto da turbe psichiche e fuori controllo perché non aveva seguito la terapia assegnatagli – terrorizzata dall’aggressione che il 46enne stava compiendo in casa ai danni della sorella

Ai poliziotti giunti sul posto, le due donne riferivano che l’uomo è solito assumere costantemente atteggiamenti violenti nei confronti dei familiari, minacciando di buttarli giù dal balcone e di tagliare loro la gola. Nello specifico, per futili motivi il 46enne si sarebbe scagliato contro la sorella e, dopo averla strattonata, l’avrebbe scaraventata contro un muretto interno all’abitazione, procurandole contusioni e distorsioni. La madre avrebbe poi precisato di aver già denunciato il figlio per minacce e violenza privata a seguito di altri episodi di aggressione avvenuti in ambito familiare nel 2016 e nel 2017. La sorella aggredita, dopo essere stata medicata all’ospedale Vittorio Emanuele, ha presentato una nuova denuncia contro il fratello. Il 46enne è stato così arrestato e rinchiuso nel carcere di piazza Lanza in attesa dell’udienza di convalida innanzi al giudice per le indagini preliminari. 

Nello stesso carcere, ieri, è finito anche M.G., classe 1979, in manette per gli stessi reati. L’arrivo dei poliziotti nell’appartamento dove si sarebbe consumata un’altra aggressione ha fatto seguito alla chiamata d’emergenza di una donna che riferiva di essere stata aggredita dal marito. Gli agenti avrebbero trovato conferma del fatto: la moglie presentava escoriazioni evidenti sul volto e sulle spalle e raccontava di essere stata aggredita dall’uomo davanti al figlio minore. M.G. avrebbe fatto rientro a casa nel tardo pomeriggio iniziando ad inveire contro la moglie, che riposava in camera da letto, accusandola di non essere una brava casalinga; inoltre, offendendola con frasi scurrili, l’uomo le avrebbe imposto di lasciare subito la casa coniugale

La donna avrebbe tentato di alzarsi dal letto, ma sarebbe stata colpita dal marito più volte al volto e alle spalle; spaventata, avrebbe cercato di rifugiarsi in bagno insieme al figlio minore, ma l’uomo sarebbe riuscito a raggiungerla, aggredendola nuovamente e distruggendo un mobile. Durante queste fasi concitate il figlio avrebbe ricevuto un pugno sul braccio dal padre, nel tentativo di proteggere la mamma. Sia la donna che il bambino veniva trasportati anche loro al pronto soccorso del Vittorio Emanuele: le lesioni riportate sono state reputate guaribili in 25 giorni. M.G., denunciato infine dalla moglie, si trova dunque in carcere in attesa anche lui dell’udienza di convalida innanzi al giudice per le indagini preliminari. 


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