Il fatto è successo al pronto soccorso del nosocomio. Un uomo che stava aspettando di essere visitato si è scagliato contro il responsabile dell'unità di emergenza Vincenzo Pio Trapani. I sindacati: «Siamo arrivati a 51 aggressioni negli ultimi cinque anni negli ospedali siciliani»
Aggressione all’ospedale Civico Paziente prende a pugni medico
Ancora un’aggressione ieri sera al pronto soccorso dell’ospedale Civico. A subirla è stato il responsabile dell’unità di emergenza Vincenzo Pio Trapani, preso a pugni da un paziente che era in attesa di essere visitato. L’aggressore ha colpito al volto il medico, rompendogli gli occhiali, e gli ha poi dato diversi pugni alla schiena.
La notizia è stata diffusa dalla Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti: «In Sicilia non cambia mai nulla. Siamo così arrivati a 51 aggressioni negli ultimi cinque anni negli ospedali siciliani – commenta Calogero Coniglio, coordinatore nazionale Fsi-Usae – Sono trascorsi pochi giorni dalle nostre denunce a prefetture e questure, dalle due interrogazioni parlamentari presentate, dalle rassicurazioni, dalla solidarietà e le promesse del sottosegretario della Salute Davide Faraone e dall’assessore regionale Gucciardi a Catania. A Gucciardi abbiamo inviato una richiesta d’incontro urgente e attendiamo risposta. Avevamo sperato, dopo un episodio simile avvenuto a Catania al dottore Puleo, che aveva avuto rilevanza nazionale, che le cose migliorassero. E invece non è andata così, non si è operato per migliorare la videosorveglianza, non è aumentato il personale medico, che non può fare fronte a tutte le necessità dei pronto soccorso. In particolare al Civico di Palermo la situazione è rimasta la stessa di diverso tempo fa».
«Inutili sono risultati i tentativi di confronto, dialogo, coordinamento e le richieste di azione – dice Salvatore Ballacchino, segretario regionale Fsi-Usae – Non ci fermiamo. Attendiamo e solleciteremo affinché i due Ministri della Salute e dell’Interno, Lorenzin e Minniti rispondano urgentemente alle interrogazioni parlamentari presentate al Senato dai senatori Scavone e Compagnoni sulle gravi carenze strutturali della Sicilia e sulla carenza di personale».