Appena due mesi fa era stato aggredito mentre svolgeva il suo lavoro riprendendo con la telecamera auto abbandonate sulla strada pubblica. Immagini realizzate per una rubrica settimanale di denuncia, in onda su Sestarete, che non erano andate giù ad uno dei proprietari di quelle auto che, dopo le minacce, era passato ai fatti, buttandolo giù […]
Aggredito mentre filmava auto abbandonate, viene premiato dall’Accademia d’Arte Etrusca: «Non dimenticare i cameramen e i rischi che corrono»
Appena due mesi fa era stato aggredito mentre svolgeva il suo lavoro riprendendo con la telecamera auto abbandonate sulla strada pubblica.
Immagini realizzate per una rubrica settimanale di denuncia, in onda su Sestarete, che non erano andate giù ad uno dei proprietari di quelle auto che, dopo le minacce, era passato ai fatti, buttandolo giù dalla sua moto.
Ieri quell’episodio, che aveva riacceso i riflettori sulle difficoltà oggettive con cui spesso devono fare i conti gli operatori dell’informazione, è stato ricordato nel corso della cerimonia di consegna del “Premio Nazionale Aquila D’Argento 2022” giunto alla sua 22esima edizione.
L’evento, organizzato dall’Accademia d’Arte Etrusca, ha visto tra i premiati anche il nostro cameraman, Massimo Brucato, dipendente del Gruppo Rmb.
Una lunga carriera da operatore di ripresa alle spalle iniziata, quasi per caso, nell’emittente comunitaria Tv Aci Castello, che gli avrebbe aperto le porte delle principali redazioni regionali (Trm, Il Tirreno, Sette Gold, Telejonica e Sestarete) e del service-video di Gino Maceli, che realizza servizi in appalto per Mediaset (Mattino e Pomeriggio 5, Quarto Grado, Tg5, TgCom e Studio Aperto).
«Vittima di una ignobile aggressione – si legge nelle motivazioni del Premio – mentre esercitava le sue funzioni di operatore televisivo».
Un episodio che «ha riportato il ruolo dei cameramen in primo piano, mettendo in evidenza i rischi che in certe circostanze corrono anche gli operatori che lavorano in silenzio dietro le telecamere, contribuendo in maniera determinante alla produzione dell’informazione».
Nel corso della cerimonia, che si è svolta al Palazzo del Senato di Misterbianco, sono stati in tutto diciotto i premiati e quattro le menzioni speciali.
«Da ben 22 anni – ha detto la presidente, Carmen Arena – l’Accademia porta nella città di Misterbianco professionisti che si sono distinti, non solo per la loro carriera professionale o per il loro impegno sociale, ma per i valori civili e umani, che portano avanti nei diversi ambiti in cui sono chiamati a operare, affinché possano essere di esempio soprattutto per le giovani generazioni. Il nostro riconoscimento vuole essere un sentito grazie per il prezioso contributo che ognuno dei nostri premiati offre alla società».
La kermesse, condotta da Maria Anastasia Distefano, ha premiato le associazioni Società Amatori Cirneco dell’Etna, Sicilia Antica – regionale e Città Viva; per i giovani talenti il piccolo sassofonista, Alfio Russo; per la Giurisprudenza l’avvocato Salvatore Saglimbene, presidente Lions Misterbienco; per le forze dell’Ordine, il Sovr. Capo Antonio Costa, tenore della Polizia di Stato; per l’informazione, oltre al nostro cameraman, Massimo Brucato, la giornalista Gabriella Finocchiaro e Giuseppe Ardica, responsabile della redazione Rai di Catania; per l’imprenditoria l’azienda F.lli Torrisi e Zenia Bar; per la Medicina Rosario Cunsolo, direttore dell’Ospedale di Acireale e Vito Consoli, medico di Medicina generale; per l’Operosità l’insegnante Angela Galatà del coordinamento Presepi natalizi di Misterbianco; per la Ricerca Filippo Torrisi dell’Università di Catania; per gli Studi tecnici il geometra Carlo La Rosa; per la Solidarietà Salvatore Maugeri, presidente Umanità Solidale; per la Cultura, Giuseppina Barresi, già dirigente scolastica a Misterbianco. Riconoscimenti speciali sono poi stati conferiti a Nicole Santonocito, a Cristina Lombardo, a Maria Grazia Brasile e a Giuseppe Aiello.
La serata è stata allietata da alcuni momenti culturali curati da Angelo Battiato, Cristina Lombardo e Maria Grazia Brasile.