L'opera racconta la vicenda di un architetto vittima della criminalità organizzata. Dopo Pupi e Pupari, secondo lavoro per il produttore catanese che punta alla trilogia. «Il mio obiettivo è rivalutare l'isola superando lo stereotipo del "Tanto lì sono tutti mafiosi"»
Again time, il nuovo film di Francesco Auteri Storia di mafia contro la Sicilia dei luoghi comuni
Scrittore, attore e regista catanese, Francesco Auteri presenta il suo secondo film per il grande schermo. Again time – realizzato in poco più di due mesi – racconta l’eterna lotta tra il bene e il male. Sullo sfondo una Sicilia afflitta dalla criminalità organizzata. «Sono un piccolo operatore dello spettacolo che cerca di portare avanti la cinematografia indipendente». Non ha mai goduto di sovvenzioni pubbliche l’arte di Francesco Auteri, arrivato al secondo film solo con i suoi sforzi. L’esordio avviene nel 2012 con la pellicolaPupi e Pupari, ambientata nelle città di Catania e Palermo, e adesso custodita dall’Istituto Luce di Cinecittà a Roma. «Per realizzare i miei film ho creato un’associazione culturale che gestisco insieme ad alcuni membri della mia famiglia, ed è capitato che anche alcuni attori sposassero la mia causa», spiega Auteri a MeridioNews.
Again time – prodotto dalla Auteri film corporation indipendente – racconta la vicenda di un architetto che diventa oggetto di infami azioni da parte di operatori del malaffare. Costretto in carcere più volte da innocente, il protagonista riesce a mantenere i nervi saldi e a non perdere la pazienza di fronte alle ingiustizie subite. Con freddezza affronta i suoi antagonisti e difende gli affetti spesso minacciati dalla malavita organizzata. «Il mio obiettivo, fin dal primo film, è quello di rivalutare la Sicilia superando lo stereotipo del “Tanto lì sono tutti mafiosi”», afferma Auteri. C’è un messaggio di speranza, dunque, nelle intenzioni dell’opera. «Mi rivolgo soprattutto ai giovani, loro devono capire che non bisogna mai piegarsi alla mafia in nessun modo e per nessuna ragione», racconta il produttore. Che sostiene come «lottare contro il marcio che c’è in Sicilia aiuta ad abbattere i muri dell’omertà».
Il film è stato girato in circa due mesi di intenso lavoro. Tra un casolare settecentesco a Mascalucia, il centro di Catania e il lungomare di Ognina, ventitré attori principali – catanesi e palermitani – hanno dato forma alle scene ideate da Auteri. Che al momento sono in fase di montaggio, in alta definizione e in blu ray. Con l’idea di esordire sul grande schermo già in primavera. «Più che agli incassi puntiamo a realizzare un prodotto di qualità», commenta Auteri. Che azzarda: «Voglio riuscire nell’impresa di fare almeno tre film a stagione».