Affittare una casa con 10 euro al mese

Dopo solo quindici giorni di attività, lo sportello di ‘Unione Inquilini’, con sede a Palermo in via Enrico Albanese n. 19, ha raggiunto il suo primo obiettivo: sostenere la causa di una comune famiglia palermitana senza regolare contratto d’affitto, affinchè essa possa finalmente godere del diritto inalienabile alla casa.

“Attraverso strumenti legislativi vigenti – dichiara Alessandro Mady, responsabile provinciale di ‘Unione Inquilini’- abbiamo permesso ad una famiglia di registrare il proprio contratto d’affitto e di pagare un canone mensile di 10 euro con regolare contratto di quattro anni altri quattro”.

“Questa prima vittoria conferma appieno l’importanza di uno sportello al lato delle esigenze della gente e che sia capace di supportare i loro diritti legittimi; uno sportello che sia per la prima volta fisicamente presente nel nostro territorio. Per questo ospitiamo presso la nostra sede lo sportello di ‘Unione Inquilini’, dichiara Davide Ficarra, segretario provinciale di Rifondazione Comunista- Fds”.

 


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo