Cosa succede quando la tradizione vinicola millenaria dell’Etna incontra la forza primordiale del mare? Nasce Orygini, un progetto visionario che sta rivoluzionando il mondo del vino con un metodo di affinamento mai sperimentato prima sulle pregiate uve vulcaniche: l’affinamento subacqueo. Un viaggio nel tempo e nelle profondità marine che unisce scienza, passione e rispetto per […]
Affinare i vini sott’acqua: l’esperimento di una start-up etnea per un mercato più sostenibile
Cosa succede quando la tradizione vinicola millenaria dell’Etna incontra la forza primordiale del mare? Nasce Orygini, un progetto visionario che sta rivoluzionando il mondo del vino con un metodo di affinamento mai sperimentato prima sulle pregiate uve vulcaniche: l’affinamento subacqueo. Un viaggio nel tempo e nelle profondità marine che unisce scienza, passione e rispetto per l’ambiente. Nel progetto della start-up catanese fondata da Giuseppe Leone, Riccardo Peligra e Luca Catania. «Abbiamo sigillato le bottiglie e le abbiamo immerse a 48 metri di profondità nelle acque dell’area marina protetta dell’Isola dei ciclopi – racconta Luca Catania – Dopo mesi, abbiamo aperto le prime bottiglie e siamo rimasti sbalorditi. Il mare aveva donato al vino una nuova vita esaltando ogni sua caratteristica». Un’idea antica, come dimostrano i ritrovamenti di anfore di vino nei relitti sommersi, ma che – replicata e studiata insieme ai ricercatori dell’università di Catania – potrebbe rappresentare una rivoluzione per il settore: con una pratica ecologicamente sostenibile al posto delle grandi quantità di energia utilizzate nelle cantine per mantenere le temperature stabili. Una soluzione che incontrerebbe un ampio mercato, come dimostra il sodalizio della startup catanese con aziende importanti, come Benanti e Passopisciaro.