“Ben ventuno lavoratori della Sims-Società Impianti Manutenzione Servizi di Catania hanno ricevuto lettere di licenziamento dopo l’esclusione di quella impresa dalle gare di appalto che stanno per essere assegnate all’aeroporto Fontanarossa, ma la società di gestione Sac ignora le richieste di incontro ormai da tempo avanzate da Uilm e Fim. Ventuno famiglie catanesi vivono giorni […]
Aeroporto, lettere di licenziamento per 21 lavoratori
“Ben ventuno lavoratori della Sims-Società Impianti Manutenzione Servizi di Catania hanno ricevuto lettere di licenziamento dopo l’esclusione di quella impresa dalle gare di appalto che stanno per essere assegnate all’aeroporto Fontanarossa, ma la società di gestione Sac ignora le richieste di incontro ormai da tempo avanzate da Uilm e Fim. Ventuno famiglie catanesi vivono giorni di angoscia. Lunedì terremo un sit-in di protesta nello scalo, dinanzi alla Torre dei Servizi”. Lo affermano le Segreterie provinciali delle organizzazioni di categoria Uilm-Uil e Fim-Cisl che ricordano la manifestazione dei lavoratori, in aprile dinanzi a Palazzo Minoriti, e l’incontro con il viceprefetto Domenico Fichera.
“Quella riunione – sottolineano Fim e Uilm – s’era conclusa con un risultato significativo, ovvero l’inserimento di una clausola sociale di salvaguardia occupazionale che oggi nessuno sembra volere rispettare mettendo nero su bianco. Quella clausola contiene una formale dichiarazione di impegno ad assumere prioritariamente per lo svolgimento del servizio i lavoratori impiegati dal precedente aggiudicatario, garantendo gli accordi contrattuali attualmente vigenti e scaturenti anche dalla contrattazione integrativa aziendale nel rispetto delle esigenze tecnico-organizzative dell’impresa subentrante”.
Le organizzazioni sindacali di Cisl e Uil concludono, esprimendo preoccupazione per il rispetto degli accordi: “Siamo preoccupati per il futuro occupazionale dei dipendenti Sims. Chiediamo che la Prefettura, sempre attenta agli sviluppi di questa e altre vertenze, apra subito un tavolo di confronto con la Sac e le aziende appaltatrici”.
(Fonte: Uil-Fim Catania)