Da ieri è attivo, all'interno dello scalo etneo, un percorso privilegiato di soccorso aereo per alcune patologie particolari. «Siamo gli unici al Sud a permettere alle compagnie aeree, in caso di sospetta emergenza infettivologica a bordo, di poter atterrare qui invece che in altre parti d'Italia», spiegano i vertici di Sac
Aeroporto, inaugurato il canale sanitario Dopo Milano e Roma, a Catania è il terzo
L’aeroporto di Fontanarossa ha inaugurato ieri il primo canale sanitario del Sud Italia che prevede un presidio medico nello spazio aereo per passeggeri con sospette malattie infettive. Lo scalo etneo diventa così il terzo aeroporto sanitario in Italia, dopo Milano Malpensa e Roma Fiumicino.
La struttura è stata voluta dal ministero della Salute, ed è stata progettata dall’ufficio di Sanità aerea di Catania e realizzata da Sac su un’area di circa 200 metri quadri del piazzale e con un investimento di 445mila euro. Grazie ad un apposito decreto interministeriale, firmato nel mese di aprile dai responsabili dei dicasteri della Salute, dei Trasporti e dell’Economia, che ha consentito ieri la messa in funzione della struttura.
All’interno sono presenti tre percorsi differenziati con una segnaletica orizzontale che riprende quella dei codici triage del Pronto soccorso ospedaliero. In particolare un’area rossa, una gialla e una verde in base alla gravità dell’emergenza. Saranno presenti anche apposite sale d’aspetto, ambulatori, aree d’isolamento a pressione negativa con filtri che evitano la diffusione di agenti patogeni, ed una rete fognaria dedicata, ovvero predisposta per la bonifica e differenziata da quella cittadina.
«Stiamo presentando una struttura unica nel meridione d’Italia con caratteristiche tecniche per il biocontenimento e il controllo sanitario di passeggeri provenienti da Paesi cosiddetti “affetti” o che, durante il volo, presentano segni e sintomi di malattie infettive diffusive», ha dichiarato – Ranieri Guerra, direttore generale della Prevenzione Sanitaria del ministero della Salute.
Claudio Pulvirenti, direttore Regionale dello stesso ministero, spiega inoltre che «in casi di emergenza, segnalati alla torre di controllo dai comandanti dei voli in transito o in fase di atterraggio, interverrà l’equipe composta da cinque medici, un’infermiera professionale e quattro tecnici che quotidianamente svolgono controlli sanitari alle frontiere». In casi sospetti, invece, continua il dirigente: «I medici decideranno se trasportare il paziente nelle strutture del territorio con Pronto soccorso infettivologico, nel caso di Catania l’ospedale Garibaldi di piazza Santa Maria di Gesù, o far partire un volo sanitario fino allo Spallanzani di Roma o il Sacco di Milano».
Per Sac, che ha sostenuto i costi della realizzazione della infrastruttura, il riconoscimento rappresenta una ulteriore qualificazione d’eccellenza. «Siamo l’unico scalo nel Sud a poter offrire questo importante servizio sanitario alle compagnie aeree provenienti dai paesi del Sud e del Medio Oriente – dichiarano Daniela Baglieri e Nico Torrisi – Finora, in casi di sospetta emergenza infettivologica a bordo, quest’ultime potevano atterrare solo a Roma: aggiungendo quindi un’ulteriore ora di volo allo stato di allerta sanitario che mette a rischio passeggeri ed equipaggi».
All’inaugurazione del canale sanitario sono intervenuti anche la prefetta Silvana Riccio, il sindaco di Catania Enzo Bianco e il direttore Enac per l’aeroporto di Catania Vincenzo Fusco.