E' il boss che dà il nome alla famiglia, condannato per associazione mafiosa a 13 anni di carcere. La polizia ha arrestato lui e altre tre persone. Nel 2009 l'operazione Terra bruciata sgominò il suo clan e quello degli Scalisi, storici rivali sul territorio adranita. Guarda le foto
Adrano, arrestato capo cosca Alfio Santangelo Con lui due generi e un altro affiliato
E’ un duro colpo per la cosca dei Santangelo di Adrano. Quello che è considerato dagli inquirenti il capo indiscusso, che dà il nome al clan, è stato arrestato, insieme a due suoi generi e a una quarta persona. Si tratta di Alfio Santangelo, detto Taccuni, 62enne pregiudicato. Insieme a lui i generi Nino Crimi, 35 anni, e Antonino Quaceci, 45 anni, entrambi pregiudicato. Il quarto arrestato dalla polizia è Giuseppe La Mela, 42 anni, anche lui con precedenti.
I quattro sono stati condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso e, a vario titolo, per reati in materia di droga e di armi. Santangelo dovrà scontare la pena di 13 anni e 4 mesi, Crimi 13 anni e 10 mesi, Quaceci 10 anni e 8 mesi, La Mela 6 anni e 4 mesi. Tutti sono ritenuti appartenenti all’organizzazione mafiosa Santangelo – Taccuni di Adrano, alleata della cosca Santapaola-Ercolano di Catania. I quattro sono stati rinchiusi nel carcere di Bicocca.
Dal 2009 sono ricercati, perché finiti nella rete dell’operazione Terra bruciata condotta dalla squadra mobile e dal commissariato di Adrano. Nel blitz furono colpiti 12 affiliati alla cosca Santangelo e 15 dei rivali della famiglia Scalisi, quest’ultima alleata del clan Laudani. Le due famiglie sono storicamente in lotta tra loro e si contendono il controllo delle attività illecite sul territorio di Adrano.