Addenzia in siciliano vuol dire dare ascolto, prendersi cura. E proprio all’idea di attenzione e premure, fattori legati all’agricoltura e alle tradizioni rurali, ha voluto attingere la consulente di turismo rurale ed esperienziale Mariagrazia Pavone per la sua attività. Proponendo servizi che integrano tutti gli aspetti della sostenibilità ambientale, sociale ed economica perché basati sulla predisposizione di proposte di turismo lento e rispettoso della natura e delle tradizioni locali.
Un’attività che la consulente etnea ha sviluppato da qualche anno dopo aver rimesso in discussione la propria vita lavorativa e aver lasciato, a 29 anni, un lavoro in ufficio per rimettersi a studiare e laurearsi in Economia e gestione delle imprese turistiche. Oggi, a 41 anni, Mariagrazia è una professionista del settore che si è reinventata a partire dalla sua identità più profonda e facendo tesoro di quell’eredità contadina tramandatale dalla famiglia.
«Ho cominciato a lavorare da giovanissima, dopo il diploma – racconta – ma negli anni ho sentito che il lavoro sedentario non faceva per me e ho voluto seguire quella che sentivo fosse la mia reale vocazione, quella passione per la campagna e per il turismo rurale che ho un po’ nel Dna. Sono nata a cresciuta ad Acireale e ho ereditato dai miei due nonni, contadini mezzadri, il rispetto e la cura per la terra, per i suoi frutti e l’importanza del vivere sapendo aspettare i ritmi e i cicli della natura. A questo, nel tempo, ho aggiunto la mia passione per il racconto della campagna siciliana, della sua straordinaria bellezza, delle sua gente e la grande biodiversità che la contraddistingue”.
E così, rimettendo mano alla sua vita lavorativa, Mariagrazia Pavone ha cominciato a creare e progettare tour e attività Esperienziali agricoli in Sicilia, anche grazie alla sua formazione professionale nell’ambito degli studi di Turismo Relazionale Integrato in Sicilia, sperimentati durante le attività di coordinamento dell’associazione culturale Gusto di Campagna. «L’associazione – racconta – è nata nel 2007 per volontà di alcuni imprenditori agricoli desiderosi di aggregarsi per valorizzare e promuovere le loro produzioni di qualità e le loro attività agricole multifunzionali, coniugando il binomio agricoltura-turismo basato su una rete di sistemi relazionali territoriali basati sulla centralità della persona».
Una centralità che è un po’ il fil rouge di tutta l’attività messa a punto dalla consulente che, due anni fa, ha dato vita alla sua Addenzia con cui oggi (Covid-19, permettendo) progetta tour agricoli in Sicilia e percorsi in connessione con la natura che possano stupire il visitatore che apprezza la cultura rurale siciliana, le sue eccellenze agroalimentari e la difesa delle tradizioni senza mai tralasciare le bellezze naturalistiche, culturali e architettoniche che questa terra offre.
«Addenzia – spiega Pavone – lavora su programmi, tour, percorsi ad hoc suggerendo le migliori esperienze da fare e come farle tenendo conto delle diverse esigenze e soprattutto del principio di sostenibilità a 360 gradi. Noi tracciamo itinerari e creiamo esperienze rurali partendo proprio dalle esigenze e dagli interessi dei visitatori e, ovviamente, basiamo la nostra idea di ospitalità sulla centralità della persona, sull’amore per la natura e la cultura rurale, la difesa delle tradizioni locali e delle eccellenze agroalimentari del territorio».
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