Acqua, un anno dopo il referendum «Liberalizzare equivale a privatizzare»

E’ il 13 giugno 2011 quando 27 milioni di italiani dichiarano, attraverso le urne, la loro contrarietà alla privatizzazione del servizio idrico. Da allora è passato esattamente un anno «e intanto i governi, prima quello politico e poi quello tecnico, tentano di sviare i cittadini chiamando liberalizzazione i nuovi tentativi di privatizzate l’acqua», dice Danilo Pulvirenti del Forum acqua bene comune e nostro blogger. Comitato che questa mattina ha organizzato un incontro pubblico in piazza Duomo a Catania, davanti alla fontana dell’Amenano, per fare il punto su cosa è stato fatto in questo anno. O meglio su cosa ancora si aspetta di fare, soprattutto nella provincia etnea.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=dz0yYhrnW_8[/youtube]

La rete idrica del Catanese, infatti, necessita di manutenzione e ammodernamenti. Al suo interno, si disperde il 50 per cento dell’acqua immessa. I fondi per procedere ai lavori ci sarebbero: 705 milioni di euro comunitari già stanziati ma che restano bloccati per una vicenda giudiziaria. Una controversia che riguarda la Sie spa, società mista a partecipazione pubblica e privata, a cui l’Ato – autorità d’ambito del servizio idrico integrato – etnea aveva affidato il censimento dei pozzi, delle linee di adduzione dell’acqua e i depuratori comunali per poter stilare un piano e accedere ai fondi. Ma nel 2009 la Sie viene dichiarata illegittima dal Consiglio di giustizia amministrativa per vizi procedurali nell’affidamento dell’incarico e la cifra resta bloccata. «Intanto però cinque comuni del Calatino sono ancora legati alla Sie – spiega Pulvirenti – avendo ceduto le proprie reti».

«Noi vorremmo un pubblico forte – continua – e non indebolito dalle continue concessioni ai privati». Nel Catanese, secondo i dati diffusi dall’Ato, su 58 Comuni 32 gestiscono l’acqua direttamente. Per il resto, ci sono quattro società a totale capitale pubblicoCatania, Acireale, Paternò e le 16 amministrazioni gestite dall’Acoset – e ancora 23 società private proprietarie delle fonti e sei proprietarie di impianti e di reti. «La forza al settore pubblico vorremmo darla noi cittadini, partecipando attivamente – commenta Pulvirenti – E non è vero che la gente è disinteressata». Lo dimostra l’attenzione e la partecipazione alle iniziative del Forum dell’ultimo anno. Dall’indagine sul percorso dell’acqua – dalla fonte alle case – alla campagna di sensibilizzazione sulla potabilità dell’acqua del rubinetto. Dalla creazione della fontanella municipale all’adozione di quelle cittadine. Attività che hanno portato il comitato a segnare un punto importante: «Obbligare la Provincia di Catania a uscire dalla Sie – annunciano – Una vittoria che blocca un tentativo di privatizzazione nella nostra provincia».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il 13 giugno del 2011 milioni di italiani andavano alle urne per dire no alla privatizzazione della gestione idrica. In un anno, secondo il Forum catanese Acqua bene comune, poco o nulla è cambiato. «Ci provano ancora, fregandosene della democrazia», dice Danilo Pulvirenti. Mentre a Catania, tra progetti di campi da golf e vicende giudiziarie, si aspetta ancora l'ammodernamento della rete idrica

Il 13 giugno del 2011 milioni di italiani andavano alle urne per dire no alla privatizzazione della gestione idrica. In un anno, secondo il Forum catanese Acqua bene comune, poco o nulla è cambiato. «Ci provano ancora, fregandosene della democrazia», dice Danilo Pulvirenti. Mentre a Catania, tra progetti di campi da golf e vicende giudiziarie, si aspetta ancora l'ammodernamento della rete idrica

Il 13 giugno del 2011 milioni di italiani andavano alle urne per dire no alla privatizzazione della gestione idrica. In un anno, secondo il Forum catanese Acqua bene comune, poco o nulla è cambiato. «Ci provano ancora, fregandosene della democrazia», dice Danilo Pulvirenti. Mentre a Catania, tra progetti di campi da golf e vicende giudiziarie, si aspetta ancora l'ammodernamento della rete idrica

Il 13 giugno del 2011 milioni di italiani andavano alle urne per dire no alla privatizzazione della gestione idrica. In un anno, secondo il Forum catanese Acqua bene comune, poco o nulla è cambiato. «Ci provano ancora, fregandosene della democrazia», dice Danilo Pulvirenti. Mentre a Catania, tra progetti di campi da golf e vicende giudiziarie, si aspetta ancora l'ammodernamento della rete idrica

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]