L’Amap a beve realizzerà un bypass per ovviare all’interruzione dell’acquedotto di Scillato. Un intervento che da solo, tuttavia, potrebbe rivelarsi insufficiente perché da mesi il livello idrico è in calo. Presidente Amap: «Al momento non c’è pericolo, ma dipenderà dalle precipitazioni»
Acqua, niente turnazione ma si invoca la pioggia «Emergenza passata solo se invasi si riempiono»
Lo spettro della turnazione dell’acqua a Palermo e provincia, al momento, sembra essere scampato. L’Amap, infatti, per ovviare all’interruzione dell’acquedotto di Scillato a causa di una conduttura rotta, nei giorni scorsi ha annunciato che realizzerà un bypass. I lavori – al via nelle prossime settimane e che dovrebbero concludersi a marzo – prevedono la realizzazione di una condotta temporanea in Kevlar di circa 1,8 chilometri, garantendo così il collegamento idrico con la città. Un intervento che da solo, tuttavia, potrebbe rivelarsi insufficiente per garantire un afflusso sufficiente di acqua: da mesi il livello idrico è in calo e se nei prossimi giorni la pioggia non riempirà gli invasi da cui la città si approvvigiona, l’incubo dei rubinetti chiusi potrebbe ripresentarsi.
«L’acqua a Palermo e provincia non arriva solo da Scillato, ma conta su varie fonti di approvvigionamento idrico – ha detto la presidente di Amap Maria Prestigiacomo -. Le principali fonti sono rappresentate da quattro laghi o bacini artificiali: Poma, Scanzano, Piana degli Albanesi e Rosamarina. Sicuramente la fonte principale per la nostra città è assicurata dall’acquedotto di Scillato e noi speriamo di risolvere a più presto ripristinando il collegamento. Nelle prossime settimane, però, deve assolutamente piovere per riempire tutti gli invasi e scongiurare così il pericolo di future turnazioni – ha ribadito – e al momento le precipitazioni sono scarse».
Uno rischio, quello di rimanere a secco, che non intimorisce soltanto i residenti, ma anche i commercianti. Ieri la presidente Prestigiacomo ha incontrato i rappresentanti di categoria – Asa-Cconfartigianato, Casartigiani, Cia, Cna, Coldiretti, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confimpresepalermo, Confindustria, Cidec e Unvap – per affrontare la questione della carenza di risorse idriche per l’approvvigionamento della città di Palermo e dei Comuni della fascia costiera.
Un occasione per illustrare i provvedimenti in corso per scongiurare il rischio di un razionamento chiedendo, tra l’altro, alle associazioni «di farsi portavoce a tutti quegli operatori commerciali che risulterebbero maggiormente interessati dalla turnazione e cioè ristoratori, panificatori, bar, alberghi. Al momento non c’è alcun pericolo – ha aggiunto Prestigiacomo -, ma meglio tutelarli». Il sindaco Leoluca Orlando ha confermato «l’attenzione da parte dell’amministrazione comunale affinché ci sia il massimo impegno per evitare la turnazione garantendo, nel contempo, anche una costante informazione alla cittadinanza e agli operatori commerciali».