Acqua, 52 Comuni del Palermitano rischiano di restare a secco

LE AUTORITA’ CONTINUANO A IGNORARE GLI EFFETTI DEVASTANTI DEL FALLIMENTO DI “ACQUE POTABILI SICILIANE”. LA PROTESTA DEI 206 DIPENDENTI. LA POSIZIONE DELLA UIL TEC

Sta passando sotto silenzio il fallimento di “Acque potabili siciliane”, la società che, fino a qualche settimana addietro ha gestito il servizio idrico in 52 Comuni della provincia di Palermo. I temi sono due: il licenziamento di 206 dipendenti (più un indotto non indifferente) e il rischio – fino ad oggi ignorato – che questi 52 Comuni rimangano senz’acqua.

Fino ad oggi sono stati i 206 dipendenti che hanno perso il lavoro ad assicurare il rifornimento di acqua a questi 52 Comuni (tra questi ci sono Bagheria, Termini Imerese, Partinico a tanti altri). Ma adesso la pazienza di queste persone si sta esaurendo. E questi Comuni potrebbero restare a secco già a partire dai prossimi giorni.

Del resto, senza emergenza nessuno, in Sicilia, interverrà. Questa, ormai, è una ‘prassi’ accertata e accettata.  

Anche perché, contrariamente a quello che pensano gli attuali governanti siciliani, non tutti gli abitanti della nostra Isola sono disposti a lavorare senza percepire lo stipendio.

Nei giorni scorsi i dipendenti della società “Acque potabili siciliane” hanno incontrato il Prefetto di Palermo. Ieri sono stati ricevuti dai parlamentari dell’Ars. Da tutti hanno avuto rassicurazioni.

“Ma oltre alle rassicurazioni – ci dice Maurizio Terrani, della Uil Tec – i lavoratori vorrebbero certezza sul lavoro e sulle retribuzioni.

Oggi è previsto un nuovo corteo di questi lavoratori. La nostra sensazione è che questa storia si metterà male. E che alcuni di questi 52 Comuni del Palermitano, tra qualche giorno, rischiano di restare senz’acqua.

Ricordiamo che, a Palermo e in provincia, la gestione dell’acqua non è uniforme. Ci sono città e paesi che l’acqua la gestiscono in proprio (sulle Madonie, per esempio, è così). Ce ne sono altri – come nei 52 Comuni citati – dove il servizio è stato affidato a un privato che è fallito.

L’acqua, in Sicilia, è un problema sottovalutato. Il Governo di Rosario Crocetta, in campagna elettorale, aveva promesso la pubblicizzazione del servizio. Ma adesso si è rimangiato l’impegno assunto con gli elettori.

I Comitati per l’acqua pubblica della Sicilia sono scomparsi. Il PD ha promesso un impegno in tal senso. Ma si tratta di un partito di ‘gomma’ che passa dalla battaglia per chiedere al governatore Crocetta di cambiare linea politica a un’alleanza di ferro con lo stesso Crocetta e con la stessa linea politica che un’ora prima contestava.

La verità è che, della sinistra presente all’Ars, non c’è nulla da prendere.

Intanto, nei Comuni la situazione precipita. Nel Palermitano, l’abbiamo scritto, sta per succedere un ‘bordello’. Gli altri Comuni privi di sorgenti – o con le sorgenti ‘confiscate’ da Sicilacque – sono costretti ad acquistare l’acqua da Sicilacque.

Più della metà dell’acqua acquistata dai Comuni da Sicilacque si perde, perché le reti idriche siciliane, nella stragrande maggioranza dei casi, sono colabrodo. Reti che la privatizzazione del settore, avviata nei primi anni del 2000 dai Governi Cuffaro, avrebbe dovuto rinnovare. Ma che con la privatizzazione sono rimaste tali e quali. Anzi, in alcuni casi sono anche peggiorate.

In tutto questo, come già ricordato, i Comitati per l’acqua pubblica si sono eclissati, supponiamo nei ‘giochi’ interni della Cgil e e del PD – mentre il Governo Crocetta lavora per continuare a fare ingrassare i privati nel nome della ‘Rivoluzione’…

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]