A organizzare l'appuntamento creato per parlare di turismo ecosostenibile e tutela ambientale è la Commissione europea. L'Area marina protetta Isole Ciclopi lancia la candidatura della frazione marittima, nonostante la presenza del collettore fognario che cozzerebbe con le finalità dell'evento
Acitrezza si candida per la Giornata europea marina Convegno internazionale, l’ultima volta in Finlandia
La nona edizione si è svolta a Turku in Finlandia tra conferenze ed esposizioni ma per il futuro appuntamento a candidarsi come città ospitante è Acitrezza. Il convegno in questione riveste un’importanza internazionale ed è noto con il nome di Giornata europea dei mari. A organizzarla sono gli uffici Affari marittimi e pesca della Commissione europea e la proposta di farla il prossimo anno nel borgo caro ai Malavoglia di Giovanni Verga è della presidente dell’Area marina protetta Isole Ciclopi di Acitrezza Agata Di Stefano. «L’idea nasce dalla volontà di fare conoscere il nostro immenso patrimonio», commenta la dirigente dell’ente. L’evento, volgarmente noto come la Festa europea del mare, raccoglie annualmente migliaia di visitatori, tra curiosi ed esperti delle aree marittime d’Europa. «Il nostro obiettivo è la promozione delle peculiarità di Acitrezza, non solo dal punto di vista della flora e dalla fauna marina che conserva ma anche dell’intero territorio».
Il riferimento della presidente dell’Area marina protetta Isole Ciclopi va all’indirizzo della traduzione in termini turistici del convegno europeo. Perché «eventi di questi tipo sono composti da diverse giornate in cui arrivano nella sede ospitante tantissime persone», sottolinea. Gli argomenti affrontati all’interno della Giornata europea dei mari spaziano dalla tutela ambientale al turismo ecosostenibile, passando per la valorizzazione dei beni naturali e delle ultime scoperte scientifiche in materia.
A frenare l’entusiasmo di Agata Di Stefano è però il costo che c’è dietro alla realizzazione di una manifestazione del genere. «Ci vorrebbe un buon budget, parte del quale dovrebbe essere messo a disposizione dell’amministrazione comunale per gli aspetti più tecnici dell’organizzazione e – continua la presidente dell’Area marina trezzota – noi ci occuperemmo dell’apporto scientifico». Un impegno, quest’ultimo, che riguarda l’approfondimento di temi socio-economici, turistici e ambientali.
«Acitrezza sarebbe comunque perfetta perché è una perla del Meridione. Nel borgo c’è sia una riserva marina che una terrestre», continua. A presentarsi come un punto a sfavore è però «la sua elevata antropizzazione, un dato che incide molto sulla sua pulizia». Punto che non si sposa molto con le finalità di ecosostenibilità della Giornata europea dei mari è anche la presenza ad Acitrezza del collettore fognario, i cui scarichi del borgo finisco direttamente sulla costa jonica. «È comunque un problema che si risolverà – dice Agata Di Stefano – e se non c’è ancora una soluzione è esclusivamente colpa di aspetti burocratici». Motivo per cui, secondo la presidente dell’Area marina protetta, la vicenda legata agli scarichi in mare «non può essere un elemento che freni la voglia di candidarsi per ospitare la Giornata europea dei mari».