Acireale, un progetto per salvare l’Ipab Cristo Re Dipendenti non si fidano: «Solo fumo, niente fatti»

«Tra i dipendenti dell’Oasi Cristo Re si respira soltanto scoramento e nervosismo». Non usa mezzi termini Salvo Raciti, economo dell’Ipab acese, che sintetizza con un velo di delusione il momento attraversato dai 55 dipendenti. Da tre anni devono fare i conti con le inadempienze sugli stipendi, con trentasei mensilità non incassate. Quella descritta dal dipendente sembra essere l’agonia della struttura, figlia di un debito che non pare arrestarsi. Sono diversi i Comuni debitori, con a capo Catania, che deve all’Oasi più di 800mila euro.

Dopo il tavolo presieduto dalla prefetta Silvana Riccio insieme ai sindacati e ad alcuni dei Comuni debitori – riunito anche sull’onda della vibrante protesta di alcune lavoratrici che hanno stazionato sul tetto della struttura per dieci giorni – Palazzo degli elefanti ha ridimensionato il proprio onere di una mensilità e mezzo, ma la completa liquidazione sembra ancora lontana. Intanto ad aggravare la questione sono gli ultimi pignoramenti che alcuni lavoratori avrebbero deciso di intraprendere nei confronti degli stessi Comuni. «Un’azione che vincola i piccoli centri come Aci Catena e Santa Venerina alla volontà di pagare le proprie spettanze – spiega Raciti a MeridioNews -. Il giudice ha deciso di non dirottare le somme su un unico Comune, ma di spalmare i pignoramenti tra tutti gli enti debitori». Raciti rincara la dose, definendo la mossa dei pignoramenti una vera e propria «marcia indietro». La posizione di Raciti non è ottimista, nemmeno di fronte al tavolo organizzato ieri mattina dal Comune di Acireale e dall’Organismo di composizione della crisi, definendo l’iniziativa del sindaco Roberto Barbagallo «solo fumo e niente di fatto»

Una conferenza programmatica in cui l’Occ, rappresentato dal referente Salvatore Alessandro, ha illustrato un progetto che presto sarà sottoposto alla politica regionale. Alessandro, oltre a spiegare il piano programmatico, non ha risparmiato l’analisi economica, parlando con cifre alla mano: un debito complessivo di otto milioni di euro con una perdita di un milione di euro l’anno. «L’Ipab per ripartire deve bloccare i pignoramenti – sostiene a MeridioNews -, che sono legittimi ma rappresentano una sorta di autogol perché bloccherebbero tutto il sistema di ripartenza della struttura». Secondo il referente dell’Occ l’obiettivo dell’ente non è soltanto quello di chiedere il pagamento di una parte degli stipendi, ma quello di rilanciarlo dandogli una «nuova visione». «Il presidente della Regione – aggiunge – non è nelle possibilità di fornire dei pagamenti, che tra l’altro non risolverebbero la questione: bisogna servirsi delle norme già esistenti per far ripartire l’Oasi, in modo tale da ristrutturare l’immobile e con esso dare una nuova formazione al personale». 

Alessandro si collega alla legge 328 del 2000, misura che disciplina i servizi sociali. «Grazie a delle leggi già discusse in Regione possiamo trasformare l’Oasi in un’azienda di servizi, partendo dalle risorse disponibili, come, per esempio il centro Alzheimer». Già nelle prossime settimane il Comune di Acireale proporrà di «estendere dei prestiti alle Ipab attraverso un fondo di rotazione, necessario anche a delle attività per i pazienti di lunga degenza». In ultimo, sulle linee del progetto presentato dall’Occ, l’Oasi potrebbe farsi promotrice di progetti pilota che permetterebbero di accogliere nuovi servizi. Ieri il Comune di Acireale aveva provato a coinvolgere il presidente della Regione Nello Musumeci, insieme a tutti i partiti rappresentati nel parlamento siciliano, con l’obiettivo di discutere il progetto sin da subito. L’incontro, però, è stato rinviato a data da destinarsi a causa dell’elezione del vicepresidente dell’assemblea regionale. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]