Nel mirino è finita la società, che si occupa di acqua e gas, interamente partecipata dal Comune. Per gli attivisti non assolverebbe agli obblighi di legge. A questo si aggiunge l'affidamento riguardante la manutenzione degli uffici pubblici. «Come faranno con un personale numericamente esiguo?», chiede la deputata Angela Foti
Acireale, M5s denuncia poca trasparenza su Sogip «Sul web introvabili bilanci, incarichi e compensi»
«La Sogip manca di personale e di trasparenza». A denunciarlo sono gli attivisti del Movimento cinque stelle di Acireale, dei quali si fa portavoce la deputata regionale Angela Foti. I pentastellati fanno sentire le loro ragioni attraverso un esposto e un comunicato. Nei documenti c’è l’atto d’accusa alla Sogip di non essere in grado a sostenere i nuovi incarichi affidatigli dalla giunta di Roberto Barbagallo dopo il suo insediamento, avvenuto ormai nel 2014. Mansioni che si aggiungono al servizio di gestione idrica e di distribuzione del gas metano – quest’ultimo espletato da Sogip Trade – che dal 2002, con il benestare dell’allora amministrazione guidata da Nino Garozzo, la partecipata eroga per il Comune di Acireale.
In più sempre secondo gli attivisti pentastellati, considerata la tutela che spetta all’ente comunale, non saarebbero rispettate le norme che obbligano società e Comune alla trasparenza, come disciplinato da un decreto legislativo del 14 marzo del 2013: «Nella parte riservata all’amministrazione trasparente sul sito del Comune non ci sono dati aggiornati, ma risalenti addirittura al 2014 – afferma la deputata Foti -. Stessa cosa sul sito della Sogip di Acireale. Eppure il tutto dovrebbe essere aggiornato annualmente». Nei documenti redatti dagli attivisti si evince che l’area destinata alla pubblicazione dei documenti sul sito istituzionale della Sogip non è raggiungibile. Il tutto con un affidamento della società in house, quindi con il controllo che spetta al palazzo di città, che tramite l’azienda eroga servizi: «Oltre a mancare gli ultimi bilanci, sui siti internet non ci sono incarichi e compensi risalenti agli ultimi esercizi».
Ma non sarebbero solo queste le lacune evidenziata dagli attivisti. La deputata regionale punta il dito anche sui nuovi incarichi affidati il sette marzo scorso e sanciti attraverso un contratto annuale: mansioni dal costo di più di 630 mila euro. La società infatti avrà in affidamento, oltre alle solite attività di gestione, anche la manutenzione di edifici pubblici, beni culturali e verde pubblico. Incarichi sproporzionati, a detta dei Cinque stelle, a fronte di un personale numericamente e professionalmente definito inadeguato:«Come può svolgere tutti questi incarichi se non ci sono abbastanza figure specializzate e in più nel contratto non è previsto un subappalto?», ribatte Foti. La deputata regionale, infine, sposta la sua attenzione sull’affidamento dei lavori che considerata la natura della società, controllata dall’ente comunale, non prevedrebbe gare d’appalto: «Questo tipo di gestione supera la normativa degli appalti, ma ogni attività deve essere accompagnata da una motivazione che giustifichi l’affidamento – conclude Foti -. Ad oggi non sono evidenti i principi di efficacia ed economicità che motivino l’affidamento».
Ad alcune problematiche manifestate dalla deputata regionale risponde Giovanni Spinella, segretario generale del comune di Acireale e amministratore unico della società: «Il Movimento cinque stelle parla di mancanza di trasparenza? – domanda -. Andrò a verificare e dirò tutto nei prossimi giorni. Se è come dicono, non mi esimerò dal dire che qualcosa non va». Spinella poi si concentra sui nuovi incarichi a cui deve fare fronte la società «L’ente non ha programmato assunzioni. Questo tipo di operazioni vanno fatte tenendo conto del fabbisogno, vanno verificati una serie di parametri – conclude – Prima di stabilire delle linee in questo senso, dobbiamo formalizzare un contratto di servizio».