Le Fiamme gialle stamani hanno bussato alla porta del consorzio Aduno. Nel mirino i lavori di messa in sicurezza dopo la frana del 2019. L'impresa avrebbe punti di contiguità con Agoraa, altro consorzio amministrato dall'attuale vicepresidente di Ance Catania
Acireale, finanza nella ditta che ha lavorato alla Timpa Interventi dati con affidamento diretto del Genio civile
La ricerca di atti relativi all’incarico ricevuto dal Genio civile oppure documenti legati all’esecuzione dei lavori. O forse entrambe le cose. Potrebbe esserci questo all’origine dell’ispezione che i militari della guardia di finanza di Catania hanno effettuato oggi negli uffici del consorzio Aduno a Tremestieri Etneo. Stando a quanto risulta a MeridioNews, nel mirino delle Fiamme gialle sarebbe finito l’intervento fatto alla Timpa di Acireale, per mettere in sicurezza la parete rocciosa che sovrasta il borgo marinaro di Santa Maria la Scala.
I lavori sono stati eseguiti nel corso del 2020, in seguito all’ennesima frana che ha interessato la riserva naturale acese. Per provare a tamponare le criticità idrogeologiche nel tratto a ridosso della via Tocco, il Genio civile a febbraio dell’anno scorso scelse di affidare i lavori in regime di somma urgenza – quindi senza gara d’appalto, ma semplicemente sorteggiando l’impresa dall’albo dei fornitori – al consorzio amministrato da Romina Paternello. Aduno, poi, avrebbe in parte subappaltato le opere di messa in sicurezza.
Al tema degli affidamenti dei lavori gestiti dal Genio civile etneo e dell’applicazione del principio di rotazione, che dovrebbe garantire la concorrenza, MeridioNews nei mesi scorsi ha dedicato un approfondimento. Tra i casi in cui il principio non sarebbe stato applicato c’era quello riguardante il consorzio Agoraa, guidato da Giuseppe Costantino, attuale vicepresidente di Ance Catania. Agoraa avrebbe più di un punto in contatto con Aduno. Le due imprese, per esempio, hanno condiviso in momenti diversi la stessa sede legale. Inoltre Romina Paternello – stando ai documenti camerali – è stata nominata amministratrice al posto della moglie di Costantino, a gennaio dell’anno scorso. Poche settimane prima che il consorzio ricevesse l’affidamento da 260mila euro dal Genio civile per intervenire sulla Timpa.