Acireale, degrado e sporcizia al reparto Ortopedia Un utente denuncia: «Condizioni sono indecorose»

Ci sono i termosifoni coperti da uno spesso strato di polvere, le coperture del tetto divelte e un bagno con condizioni igieniche «che lasciano ampiamente a desiderare». È questa la cartina al tornasole che arriva dal reparto di Ortopedia dell’ospedale Santa Marta e Santa Venere di Acireale. A raccontarla a MeridioNews è un lettore che ha contattato la nostra redazione per denunciare la sua esperienza. «Nei giorni scorsi sono andato al reparto per visitare un parente, che era stato operato, e ho trovato questa situazione durante l’attesa per le visite ai malati». I problemi che vengono descritti dall’utente sono svariati, come dimostrano alcune fotografie.

«Mi sono guardato attorno e ho notato lo stato indecoroso di questo presidio sanitario – racconta -. I termosifoni sono danneggiati con strati di polvere spessi e in alcuni, per esempio, manca la copertura». C’è po il soffitto, realizzato con delle coperture in cartone di forma rettangolare. «Diversi pannelli sono rotti, altri, invece, mancano proprio». La curiosità del visitatore viene catturata anche da un macchinario che si trova accanto a un servizio igienico. «Si tratta di una macchina per il ghiaccio, spero non utilizzato per fini alimentari, sistemata a pochi centimetri da un bagno riservato agli utenti, le cui condizioni sono indecorose». 

Le lamentele però non si limitano al degrado dell’ospedale ma anche alle lunghe attese per accedere ai reparti durante l’orario riservato a familiari e amici. «Abbiamo aspettato più di 30 minuti in sala d’attesa perché i medici erano impegnati nel giro visite – conclude -. Una maggiore organizzazione potrebbe garantire ai parenti dei malati di potere usufruire a pieno delle poche ore a disposizione per stare vicino ai propri cari».

L’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale negli ultimi mesi è finito spesso sui giornali per presunti casi di malasanità. L’ultimo, raccontato proprio da MeridioNewsriguarda la morte di Alessio Ferrara, deceduto nella notte tra il 27 e il 28 gennaio scorso. C’è poi la vicenda di Antonino Gulisano, morto d’infarto dopo una lunga attesa al Pronto soccorso. In entrambi i casi i medici sono stati accusati dai familiari delle vittime di negligenza con esposti in procura e indagini dei magistrati etnei.


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