Acireale, Comune propone piano per chiudere il centro Barbagallo rassicura commercianti: «Nulla è definitivo»

Pgtu, Pum, Put. L’istituzione della zona a traffilo limitato ad Acireale passerà per una serie di acronimi dai toni quasi fumettistici. Così come la querelle che nella città dei campanili negli anni ha diviso favorevoli e contrari. Al centro di tutto la decisione di chiudere o meno il centro storico al traffico, e le conseguenze che ne deriverebbero in termini di vivibilità ed economia: da una parte, infatti, c’è chi si dice certo che l’isola pedonale rianimerebbe la città, avvicinandola agli standard europei in fatto di qualità della vita, mentre dall’altra chi invece – soprattutto tra i commercianti – pensa che impedire alle automobili di girare per le vie del centro significherebbe decretare la morte definitiva dell’economia locale.

In mezzo alla disputa, la giunta Barbagallo che, compiuti i due anni di sindacatura, ha mandato più volte segnali contrastanti. Come quando ha completato il progetto Acivivibile – frutto di un finanziamento europeo ottenuto dalla passata amministrazione Garozzo, anch’essa particolarmente titubante in tema di viabilità – per poi assicurare a Confcommercio del fatto che la zona a traffico limitato non si sarebbe mai realizzata in concreto. O perlomeno non prima di costruire adeguati parcheggi. 

Il tira e molla, tuttavia, registra una novità che stavolta potrebbe dare un’impronta più forte. Ad annunciarlo è lo stesso Comune, presentando quella che – viene sottolineato – al momento rimane una sperimentazione. «L’amministrazione comunale ha dato ufficialmente indirizzo agli uffici di proporre ed emanare gli atti necessari all’istituzione della zona a traffico limitato nel centro storico – si legge in una nota -. Si tratta di provvedimenti sperimentali, perché l’istituzione della Ztl definitiva sarà subordinata all’approvazione del Pgtu (Piano generale del traffico urbano), progetto preliminare o piano quadro del Put, relativo all’intero centro abitato e contenente sia la politica adottata in termini di multi-modalità sia la qualificazione funzionale dei singoli elementi della viabilità principale e locale». Progetto che interagirà con il «Pum e sarà realizzato in collaborazione con l’Università di Catania».

La sequenza di sigle probabilmente disorienterà i non addetti ai lavori, e quindi non rimane che elencare gli interventi che l’amministrazione ha immaginato a partire dal 15 giugno: «L’indirizzo prevede che [la Ztl] sia vigente h 24 in via Romeo, (tra via Galatea e piazza Duomo), via Lancaster, via Padri Filippini e via Davì. Nelle ore antimeridiane sarà chiusa al traffico piazza Marconi e nelle ore pomeridiane-serali in piazza Lionardo Vigo, piazza Mazzini e via Genuardi». Con un potenziamento nei mesi strettamente estivi. «A luglio e agosto sarà estesa nelle ore antimeridiane e/o pomeridiane in piazza Duomo e corso Umberto, sino a via Paolo Vasta, in corso Savoia, nel tratto piazza Cusmanapiazza Duomo. Il secondo tratto di corso Umberto sarà chiuso al traffico solo nei festivi», prosegue il comunicato.

Previsti, inoltre, un servizio gratuito di navette, che collegheranno i parcheggi al centro storico e alle aree commerciali, e misure per incentivare gli operatori economici a organizzare spettacoli, in cambio del recupero degli oneri di concessione di suolo pubblico. «Si tratta di una sperimentazione che dovrà vederci tutti dalla stessa parte per il bene della città, per renderla più vivibile per noi acesi e più attrattiva per turisti e visitatori», commenta Barbagallo. Rimarcando che «niente è definitivo» e che si potrà parlare di totale chiusura al traffico «solo quando avremo un Put ben studiato per le esigenze della nostra città».


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