Gli interventi sono stati completati in primavera, ma l'illuminazione pubblica non è mai stata accesa. La Provincia e le due società energetiche interessate si rimpallano le responsabilità, con Enel Distribuzione che si trincera dietro il «diritto alla privacy»
Aci S. Antonio, strada provinciale al buio Nonostante i lavori finiti da sei mesi
Un impianto di illuminazione pubblica letteralmente immacolato – in quanto mai utilizzato – rischia di diventare l’ennesima prova della lentezza burocratica che spesso caratterizza l’attività delle pubbliche amministrazioni. Accade ad Aci Sant’Antonio, dove un tratto della strada provinciale 116 è stato oggetto di lavori pubblici che – iniziati sul finire del 2013 e conclusi entro i tempi previsti dall’impresa aggiudicatrice dell’appalto per una cifra di circa 48mila euro – non hanno portato ad alcun beneficio in termini di servizi al cittadino.
La strada, infatti, continua a rimanere senza illuminazione, mettendo a rischio l’incolumità dei viaggiatori costretti a immettersi nella carreggiata da incroci immersi nel buio più pesto. «È inspiegabile che quella strada sia ancora al buio – dichiara un residente -. I lavori sono stati completati da più di sei mesi e nessuno sa quali siano i motivi di un tale ritardo». E in effetti ad avere contezza della vicenda non sembrano essere in molti. Dagli uffici della Provincia di Catania fanno sapere che l’ente ha ottemperato a tutti i propri doveri: «Da parte nostra – dichiara Massimo Grifeo, ingegnere responsabile del settore della pubblica illuminazione – ciò che andava fatto è stato eseguito. Se quella strada è ancora al buio non dipende da noi, ma da chi deve fornire l’energia».
Il riferimento del funzionario provinciale va a Gala Spa, la società romana che proprio negli scorsi giorni si è aggiudicata tutti i dieci lotti geografici della gara annuale, indetta da Consip Spa, per la fornitura di energia elettrica alle pubbliche amministrazioni: «Negli scorsi mesi– continua Grifeo – abbiamo inoltrato più volte solleciti, affinché predisponessero le azioni per procedere all’allaccio della corrente. Ma fino a oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta che prevedesse un impegno preciso in termini temporali».
Contattata telefonicamente, la società energetica però rigetta ogni accusa sottolineando come «il pagamento completo del preventivo e l’espletazione di tutte le pratiche burocratiche» sia avvenuto da parte della Provincia di Catania soltanto lo scorso 25 settembre. Data, però, che sarebbe comunque sufficiente a far sì che oggi il tratto di strada provinciale 116 venga illuminato: «Il 25 settembre – spiegano – siamo stati messi in condizione di inoltrare il mandato di esecuzione a Enel Distribuzione Spa, la società che tecnicamente è deputata a rendere attivo il servizio sul territorio. Da quel momento, quest’ultima ha quindici giorni lavorativi per avviare l’illuminazione».
Tempistiche che però sono state ampiamente sforate per motivi che al momento risultano completamente ignoti. Infatti, i tecnici di Enel Distribuzione Spa si sono rifiutati di fornire informazioni sullo stato dei lavori, trincerandosi dietro un presunto diritto alla privacy da parte della Provincia: «Sappiamo che si tratta di un servizio pubblico e comprendiamo il diritto dei cittadini a sapere come e quando vengono spesi i loro soldi – dichiara uno dei tecnici della sede acese di Enel Distribuzione – ma non siamo autorizzati a fornire dati. Quello che possiamo dire è che i quindici giorni di cui parla Gala escludono la realizzazione di eventuali opere civili utili all’attivazione dell’illuminazione, come realizzazione di muretti e cassette elettriche».
Opere, però, che la Provincia dichiara di non avere realizzato per il semplice fatto che non erano necessarie: «Nessuna cassetta andava realizzata – commenta ancora Grifeo – anche se non abbiamo un verbale che lo certifichi, ma questo soltanto perché quando avvengono i sopralluoghi i tecnici Enel rilasciano una certificazione solo nel caso in cui bisogna intervenire in qualche modo». Sulle prossime mosse della Provincia, l’ingegnere dichiara: «Mi stupisce sapere che siate riusciti a contattare così rapidamente Gala. A questo punto chiederemo a loro di inviarci la documentazione inoltrata a Enel Distribuzione, per poi recarci da questi ultimi». Nell’attesa che qualcosa si smuova, ai guidatori della provinciale 116 per vederci più chiaro in questa vicenda non resta che aguzzare la vista.