La delibera che ha scatenato l'ironia dei cittadini sul web porta la firma di Giuseppe Grasso, in qualità di assessore proponente. Lui, però, del progetto sa poco e chiarisce: «Al momento non abbiamo ancora pensato ai dettagli». Mentre c'è chi gioisce e fa presente l'esistenza di una realtà locale di pescatori sportivi nota a livello nazionale
Aci Catena, la giunta promuove la pesca turistica Tremila euro agli appassionati del paese senza mare
«Ne ho sentito parlare, ma non sto seguendo io la questione». La voce all’altro capo del telefono è di Giuseppe Grasso – Pippo, per i più –, assessore allo Sport di Aci Catena, da ieri oggetto sul web delle ironie dei cittadini per una delibera di giunta con la quale la scorsa vigilia di Natale l’amministrazione guidata da Ascenzio Maesano ha deciso di impegnare tremila euro per promuovere la pesca sportiva. Una cifra di suo non particolarmente ragguardevole, ma che in tempo di vacche magre per gli enti locali offre lo spunto per una nuova riflessione sulla spesa pubblica. Specie se si parla di una città senza alcuna tradizione legata alla pesca, perché non è bagnata dal mare.
E d’altronde la mancanza di sbocchi sulla costa rientra tra le premesse che motivano la delibera, insieme alla presenza di «diversi cittadini che praticano la pesca sportiva» e alla presunta «crescita morale e sociale» connessa all’attività stessa. Motivi che però a primo acchito non sembrano destare particolari ricordi nell’assessore: «So che è stata stanziata una cifra di tre o quattromila euro – spiega al telefono Grasso –, ma al momento non ricordo bene, non sto seguendo io la questione». Lo stesso responsabile allo Sport rinvia a un secondo momento l’approfondimento della questione, anche perché la delibera riporta proprio la sua firma in qualità di assessore proponente.
Chiarimenti che giungono un’ora dopo: «Abbiamo scelto di venire incontro ai concittadini che praticano questa attività sportiva – commenta Grasso – che in tempo di crisi economica diventa sempre più difficile portare avanti». Allo stato attuale esiste soltanto un impegno di spesa, mentre bisognerà attendere per conoscere i criteri con i quali verranno distribuite le risorse. «Stileremo un regolamento – prosegue l’assessore – che servirà a chiarire i passi da seguire per partecipare. Al momento non abbiamo ancora pensato ai dettagli». I fondi saranno riservati ai singoli cittadini: «Sì ci rivolgeremo ai singoli appassionati. Associazioni di pescatori o club sportivi? Non ce ne risultano, l’impegno è rivolto a tutti gli amanti della pesca» conclude l’assessore.
Nel frattempo, però, sul web c’è chi la pesca sportiva parrebbe praticarla sul serio, con tanto di associazione e competizioni agonistiche: «Leggerò quello che bisogna fare per partecipare – scrive Matteo – perché ad Aci Catena esiste un’associazione sportiva di pesca in acque dolci, che partecipa regolarmente ai campionati provinciali, regionali e negli anni scorsi anche a quelli italiani. I catenoti che ne fanno parte – continua – percorrono centinaia di chilometri a loro spese quasi ogni domenica per andare in qualche lago o diga dove si svolgono i campionati. Ma siccome la pesca, come tutti gli altri sport minori, non viene mai considerata, nessuno sa che questa società ha avuto ottimi piazzamenti in ambito nazionale quando riceveva dei contributi per potersi spostare al Nord». Contributi, specifica l’utente, che non arrivavano dal Comune di Aci Catena, considerato che la sede della società si trovava altrove.