Aci Castello, a rischio stop cantiere collettore fognario Drago: «Blocco dei lavori sarebbe danno irreparabile»

«Al momento è solo una fortissima preoccupazione che abbiamo manifestato per ragioni di trasparenza e per dovuta comunicazione alla cittadinanza. Chiederemo conto alla Regione di quanto sta accadendo». Non si nasconde, né minimizza, il sindaco di Aci Castello Filippo Drago, parlando a MeridioNews del possibile arresto che potrebbero subire i lavori riguardanti il collettore fognario. La possibilità di una sospensione dei cantieri deriverebbe dal fatto che alla Comer, ditta che sta eseguendo le operazioni, sarebbe stato notificato un pignoramento da circa un milione e mezzo di euro. A informare l’amministrazione sarebbe stata una lettera di pochi giorni fa inviata da uno studio legale al primo cittadino castellese .

«Se dovesse essere messo in pratica il pignoramento – afferma Drago – la stazione appaltante, che è la Regione, non pagherà più per l’avanzamento dei lavori. Questo potrebbe comportare anche sanzioni da parte della Comunità europea dovute all’inquinamento del mare». I lavori hanno avuto inizio solo a gennaio del 2017, dopo un iter burocratico lungo 12 anni, per un collettore che dovrebbe collegare Aci Castello e le frazioni di  Aci TrezzaVampolieri, arrivando fino a Catania, così da consentire agli scarichi fognari di defluire nel depuratore di Pantano D’Arci.

Attualmente le opere, costate intorno ai 20 milioni di euro, sono compiute per più della metà. È stata proprio Aci Castello a dare il via ai lavori, che interessano il lungomare Scardamiano, via Livorno e via Vampolieri. «I lavori procedono molto bene e stiamo tentando di velocizzare il tutto, tenendo sempre conto della sicurezza dei cittadini – continua -. Mi riferisco al rifacimento del manto stradale, che, devo ammettere, talvolta ha lasciato a desiderare. Con costanza abbiamo verificato e in certi casi anche diffidato la ditta».

Al momento, quindi, i lavori procedono normalmente, ma Drago avverte. «Il blocco sarebbe un danno irreparabile – rincara ancora Drago -. Se l’appalto dovesse subire un arresto, trasferiremo la nostra parte alla Regione siciliana, che è la stazione appaltante. Saranno da capire anche i tempi entro cui si potrà escutere la polizza fideiussoria». Frattanto il sindaco vicino alla Lega ha espresso la sua preoccupazione anche attraverso un post sulla sua pagina Facebook, nel quale si augura che la propria città non venga abbandonata. Sui social alcuni cittadini chiedono la possibile mediazione del neo ministro dell’interno Matteo Salvini, data la vicinanza politica col sindaco Drago. «Un intervento del governo non avrebbe senso né sarebbe possibile, salvo il coinvolgimento del ministero all’Ambiente – conclude -. Spero non accada nulla, in tal caso ci dovremmo rivolgere esclusivamente alle leggi e alla stazione appaltante».


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