Accesso al futuro

La collaborazione dei giovani per rifare grande Catania, è questo l’invito che lancia Enzo Bianco nella facoltà di Lettere durante l’incontro chiamato per l’occasione “Accesso al futuro”.

Un Auditorium gremito di giovani ed in sottofondo le più belle canzoni di artisti catanesi; Enzo Bianco è stato accolto così nella nuova struttura dei Benedettini invidiata da molti dei presenti.

All’evento hanno partecipato diverse realtà politiche giovanili ed associazioni varie oltre a tanti semplici studenti  che appoggiano il candidato sindaco.
Molti sono intervenuti durante l’incontro a portare le proprie esperienze, i problemi riscontrati e le considerazioni di diversi ambiti d’intervento nell’intricata realtà giovanile, come la necessità di recuperare un senso d’appartenenza nei confronti della propria città, la mancanza di centri d’aggregazione per giovani e creare le opportunità per evitare la “fuga di cervelli” che si sta registrando negli ultimi anni.

Fra i tanti interventi fatti ha destato particolare interesse quello di Massimo Caponetto, rappresentante della facoltà di Lettere il quale, sovvertendo l’iter intrapreso da tutti gli altri intervenuti, lancia un appello ai giovani catanesi: “Non bisogna chiedere al sindaco di fare le cose – interviene Caponetto – ma chiedergli di creare le condizioni per permettere a noi di farle”, andando un po’ contro tendenza rispetto alla diffusa ricerca di assistenzialismo che si denota ultimamente, e puntando sul senso di responsabilità di ognuno.

A termine degli interventi la parola è passata ad Enzo Bianco che ha focalizzato l’attenzione su una delle fonti di ricchezza locale più importanti: i giovani. “L’intelligenza dei nostri ragazzi, il loro dinamismo e voglia di andare avanti – dice Bianco – sono gli obiettivi su cui puntare”. Il candidato sindaco espone le linee fondamentali del suo progetto sulla base di quanto già fatto negli anni passati dalla sua amministrazione, come la riduzione dell’evasione scolastica, che sottrae inoltre i giovani al circuito della delinquenza, un più stretto rapporto tra l’amministrazione e l’ università e lancia una proposta di alleanza: fare grande Catania con il contributo dei giovani, delle loro idee e delle loro opinioni.

Sulla realtà delle facoltà umanistiche, che soffrono un handicap nei confronti di quelle scientifiche in termini di accesso al mondo del lavoro e sul problema dei neo laureati che fuggono per mancanza di opportunità, Bianco dice ai noi di Step1 come sia necessario “puntare sulla qualità della formazione, su un più stretto rapporto tra università e territorio e su un miglioramento dell’orientamento per gli studenti in collaborazione con l’amministrazione e le università. L’amministrazione – prosegue Bianco – non ha la bacchetta magica, ma gli sforzi si faranno per  creare delle realtà per le facoltà umanistiche come possa essere l’ ST per quelle scientifiche”.

Bianco ha voluto incontrare i giovani studenti catanesi, per sentire le loro storie ed esprimere i suoi progetti, che confluiscono nella creazione di una realtà per studenti universitari ad ampio raggio. L’università del distretto della Valle dell’Etna, così è stata chiamata dal suo pensatore, vorrebbe configurarsi come luogo d’incontro tra studenti ed una vera e propria “Cittadella di giovani” di tutte le zone del Mediterraneo, attorno a Catania e all’Etna, punto di riferimento per tutti.

Tutti incontrano Enzo Bianco per esprimere i propri pareri e le proprie richieste, ma cos’è che chiede Enzo Bianco ai catanesi?
“Di rimboccarsi le maniche, –  dice il candidato sindaco –  di darmi una mano nel costruire qualcosa di grande con voi giovani e le vostre idee, per voi giovani, portando avanti un dialogo”.


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