Praticava interruzioni di gravidanza in casa, a pagamento, in pessime condizioni sanitarie. Gli agenti della squadra mobile hanno tratto E.O.A., che aveva costretto ad abortire anche una donna con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale. Continuando a minacciarla anche dopo la fine della relazione
Aborti clandestini in casa, arrestato 27enne nigeriano Tra le vittime l’ex amante e connazionali da altre città
Aborti clandestini, esercizio abusivo della professione e commercio di farmaci scaduti. Queste le accuse per Elvis Osaretin Aiwansosa, un nigeriano di 27 anni, arrestato dagli uomini della squadra mobile di Palermo. Dalle indagini condotte dagli investigatori sarebbe emerso che l’uomo era solito praticare aborti clandestini a pagamento soprattutto a ragazze extracomunitarie dalle quali veniva contattato da altre città.
Inoltre da alcune perquisizioni nella sua abitazione sono stati ritrovati numerosi prodotti farmaceutici per l’induzione medica del parto e per il trattamento delle emorragie post aborto. Tra le vittime anche una donna, già sposata, con la quale Aiwansosa aveva intrattenuto una relazione sentimentale. Ma quando la donna è rimasta incinta, l’amante l’avrebbe costretta ad abortire. E al suo rifiuto, lui l’avrebbe minacciata di rivelare al marito la verità e di far del male a suo figlio, del quale conosceva l’istituto scolastico frequentato.
La donna, terrorizzata, avrebbe quindi deciso di accettare di sottoporsi all’intervento eseguito da Aiwansosa all’interno del suo appartamento con strumenti rudimentali e con farmaci di dubbia provenienza. Ma qualcosa durante la pratica dell’aborto è andata storta e così dopo un malore la giovane è stata trasportata all’ospedale. Avrebbe quindi deciso di interrompere la relazione con Aiwansosa. Quest’ultimo avrebbe iniziato ad avere atteggiamenti violenti nei confronti della donna, sfociati in minacce e aggressioni sotto casa. L’episodio risale al 2016 ma la polizia è convinta che non sia un caso isolato.