Sicilia in bolle, manifestazione vinicola che per tre giorni ha festeggiato le bollicine facendo diventare la provincia di Agrigento capitale per appassionati e addetti ai lavori, ha chiuso i battenti con un bilancio positivo. «L’ottava edizione ha visto un’intensa attività con un notevole coinvolgimento dell’intero comparto» ha commentato Calogero Trupia, delegato dell’Associazione Italiana Sommelier per […]
Sicilia In Bolle
A “Sicilia in Bolle” celebrata la spumantistica siciliana. «Sottolineata l’evoluzione del settore»
Sicilia in bolle, manifestazione vinicola che per tre giorni ha festeggiato le bollicine facendo diventare la provincia di Agrigento capitale per appassionati e addetti ai lavori, ha chiuso i battenti con un bilancio positivo. «L’ottava edizione ha visto un’intensa attività con un notevole coinvolgimento dell’intero comparto» ha commentato Calogero Trupia, delegato dell’Associazione Italiana Sommelier per le città di Agrigento e Caltanissetta, tre giornate che hanno visto un interessante ventaglio territoriale della spumantistica siciliana, dal netto valore culturale e professionale.
Dopo l’apertura dedicata alle Donne del Vino (associazione di settore che conta nell’isola 64 socie di varie professioni enologiche) evento che ha declinato le bollicine e le cantine al femminile, è stato il turno della masterclass guidata da Maria Grazia Barbagallo, neo vicepresidente Ais Sicilia, che ha incrociato assaggi mossi di Sicilia e da altre regioni a vocazione spumantistica come Piemonte, Lombardia e Campania. Grande impatto anche per il dialogo ben corrisposto che è intercorso tra gli spumanti etnei: due le masterclass che hanno osservato un focus alla scoperta del carattere vulcanico.
Sei poi i premi intitolati alla memoria del socio Alberto Gino Grillo, assegnati dal presidente regionale Francesco Baldacchino durante la tradizionale cena di gala tenutasi al Madison.
Previste sei portate a cura dello chef Salvatore Gambuzza e del resident chef Alfonso Zambuto, in abbinamento ai vini delle Donne del Vino Sicilia.
«La Sicilia è un piccolo continente enologico: i nostri metodi classico e charmat sono tipologie meno note in ambito nazionale e internazionale, ma in poco tempo stanno crescendo molto – racconta Baldacchino – è il primo anno che assegniamo così tanti riconoscimenti ma era necessario sottolineare l’evoluzione enorme di queste case spumantistiche che si stanno facendo strada con prodotti eleganti e straordinari». Sua Altezza 650 Brut Tenute Lombardo è stato il miglior Charmat in bianco, Fushà Brut rosé Baglio di Pianetto è stato il miglior Charmat in rosa; Almerita brut 2017 Tasca d’Almerita proclamato miglior metodo classico in bianco mentre Rosé Brut 2016 Donnafugata è risultato il miglior metodo classico in rosa. Altri due premi per altrettante cantine che si sono distinte come miglior performance aziendale: insignite le etichette Perla Brut di Bagliesi e Noblesse Brut 2017 di Benanti.
La serata finale ha registrato più di 600 presenze che si sono distribuite tra i 43 banchi di degustazione.