Nella serata dedicata alle cover, sul palco dell'Ariston il rapper romano Rancore ha scelto di farsi accompagnare dalla band che si autodefinisce queer. Un'esibizione molto apprezzata, insieme all'abito realizzato dallo stilista Mattia Piazza
A Sanremo un po’ di Palermo con La Rappresentante di Lista «Non abbiamo difese ma abbiamo scelto di essere liberi»
E’ stata certamente una delle esibizioni più apprezzate della terza serata di Sanremo, quella dedicata alla cover. E c’è molta Palermo nella scelta di Rancore di proporre una rivisitazione di Luce, la celebre canzone di Elisa. Con il rapper romano sul palco dell’Ariston si è esibita la band palermitana La Rappresentante di Lista. Sui social sono già in tanti a gridare al successo per il gruppo nato nel 2011 da un’idea della cantante e attrice Veronica Lucchesi e dal polistrumentista Dario Mangiaracina.
Lucchesi alla voce ha fornito davvero una prestazione impeccabile e carica di pathos. D’altra parte, come ha confidato la stessa cantante in un post su Facebook dello scorso 29 gennaio, il pezzo è nelle sue corde da sempre. «Quando Rancore ci ha invitato a salire sul palco dell’Ariston per interpretare insieme a lui e a Dardust Luce di Elisa ho pensato – ha scritto – a quante volte avevo cantato questa canzone, quel ritornello. Ho fatto una lunga pausa. Poi mi sono riavvicinata a quelle parole e, con tutto quello che sono adesso, ho scoperto delle sensazioni nuove. Penso di averla compresa ora più che mai. Nella foto eravamo appena usciti dalle prove ed era andata bene. Semplicemente bene. Io e Dario stiamo per calcare quel palco e non canterò una nostra canzone. Non sono parole nostre quelle che pronunceremo. E non abbiamo difese ma abbiamo scelto di essere liberi».
Per Mangiaracina da segnalare un ottimo lavoro alle chitarre. Non certo una sorpresa per chi conosce le doti del versatile artista palermitano, capace di suonare anche il basso, la fisarmonica (in molti lo ricordano in questa veste durante l’occupazione del teatro Garibaldi nel 2012) e il sassofono. Per La Rappresentante di Lista la data di Sanremo è comunque un’altra tappa importante verso il grande pubblico che dà ulteriore forza al progetto musicale che si autodefinisce “queer” e che solo nell’ultimo anno ha visto anche l’esibizione sul storico palco romano del primo maggio e la scelta di un loro pezzo, Questo corpo, come colonna sonora della serie sky The New Pope. Palermo, poi, ha lasciato traccia di sè a Sanremo grazie anche all’abito scelto da Veronica Lucchesi, che porta la firma del giovane stilista palermitano Mattia Piazza, noto in città per i suoi lavori dall’impronta dadaista a Casa Preti, in via Lattarini.