L'assessore all'Ecologia Quintino Rocca lo definisce «un fatto grave e spiacevole», supponendo che il gesto sia opera di un residente della zona. Forse infastidito per la mancata raccolta dei sacchetti non conformi al calendario della differenziata
A. S. Antonio, rifiuti abbandonati davanti a biblioteca «Il Comune ha sporto denuncia, troveremo gli incivili»
Cumuli di rifiuti abbandonati davanti alla porta della biblioteca comunale. È quanto accaduto ieri sera ad Aci Sant’Antonio, nella centrale via Vittorio Emanuele. Dove, nel tentativo di risalire all’autore del gesto, questa mattina il Comune ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti. «Presumo, ma non ho la certezza, che tutto ciò sia opera di un residente della zona – sostiene a MeridioNews l’assessore all’Ecologia Quintino Rocca -. La ditta non aveva raccolto i rifiuti perché all’interno delle buste c’era materiale non conforme all’indifferenziato, e già da lunedì si erano accumulati sacchetti. Quindi i netturbini avevano messo un avviso, come si fa in questi casi, in cui si diceva di contattare gli uffici». Un fatto mai verificatosi prima, da quanto afferma Rocca, che nella tarda serata di ieri sulla sua pagina Facebook ha definito l’atto «gravissimo e increscioso», puntando il dito contro gli incivili. «In passato è capitato che in alcuni condomini c’erano situazioni di degrado – afferma -. Ma una volta che gli operatori lasciavano l’avviso, i residenti ci contattavano e si discutevano le possibili alternative: così siamo riusciti a risolvere diversi casi. Alcuni, per esempio, lamentavano la presenza di pochi carrellati, o che i carrellati fossero poco esposti. In altri casi abbiamo diviso i cassonetti: ad ognuno di questi abbiamo applicato un adesivo, diverso per ogni palazzina. Questo ha permesso un maggiore controllo da parte dei cittadini. Abbiamo cercato diverse soluzioni per ogni singolo caso, siamo molto elastici» .
Adesso l’amministrazione guidata dal sindaco Santo Caruso promette provvedimenti nei confronti dei trasgressori, controlli serrati sul territorio e modifiche nel sistema di raccolta differenziata. «Oltre a continuare con il controllo esteso su tutto il territorio, cambieremo il giorno della raccolta del vetro – annuncia Rocca -, che sarà il mercoledì, stesso giorno dell’umido. I bidoni condominiali dovranno essere per forza dentro i condomini, qualora questo non fosse possibile perché non ci sono spazi adeguati, il carrellato dovrà essere munito di lucchetti. I pannolini potranno essere conferiti lo stesso giorno dell’umido, ma in un contenitore apposito». Da aprile sarà fatta la distribuzione dei mastelli familiari e del kit che ancora non era stato distribuito. «Tutto il mese di marzo sarà dedicato alla distribuzione e alla campagna informativa, così nessuno avrà scuse per non seguire le nuove disposizioni». I trasgressori verranno puniti con multe da 50 a 500 euro.
Tuttavia il problema delle microdiscariche non è stato ancora del tutto eliminato, specie in alcune zone periferiche del territorio. Nel 2018 il Comune di Aci Sant’Antonio ha chiuso l’anno con 43 punti percentuali di raccolta differenziata. Un calo rispetto ai mesi precedenti, dovuto alla chiusura dell’isola ecologica municipale. I cancelli del sito di via Sant’Onofrio, che sorge su un terreno privato, sono sbarrati da settembre. Ovvero da quando Senesi, ditta che gestisce il servizio di nettezza urbana santantonese, ha chiesto delle spettanze al Comune riguardanti l’energia elettrica e il servizio di guardiania della piattaforma. Queste ultime spese però non sarebbero state previste dal contratto stipulato col Comune. A gravare sul destino della piattaforma è poi la mancanza di alcuni documenti previsti dalla legge in materia di sicurezza e di natura ambientale. «La Senesi aveva fatto richiesta di quei soldi, ma poi la vicenda si è chiusa. In questo momento il problema è di natura urbanistica: il sito deve essere dotato di Aua (Autorizzazione unica ambientale), documento che deve essere rilasciato dalla Città metropolitana – sottolinea Rocca -. Contestualmente dovrebbero essere fatti dei lavori, ma bisogna vedere se conviene o meno mantenere l’isola ecologica. Nelle prossime settimane sarà deciso se riaprire il sito o andare alla ricerca di un altro luogo».