Lo scorso 20, 21 e 22 aprile 2006 la Facoltà di Lingue e Letterature straniere di Ragusa è stata sede di un importante convegno dal titolo Perspectives on Prescriptivism. La città barocca ha rappresentato la seconda tappa del convegno internazionale sulla storia del prescrittivismo che prese il via tre anni fa allUniversità di Sheffield. Orgogliosa di essere stata scelta come sede ospitante, la Facoltà di Lingue si è mostrata ben lieta di accogliere un evento così interessante per gli studi di lingua inglese. Oggetto di studi del convegno è stato infatti il prescrittivismo linguistico nei secoli XVIII e XIX, ovvero la tendenza ad imporre lideologia e le forme di uno Standard linguistico. Durante le cinque sessioni del convegno, i partecipanti si sono quindi confrontati sullapporto dato dai lessicografi, grammatici ed ortoepisti alla codificazione della lingua inglese, cercando di delineare in quale misura il loro approccio sia stato prescrittivo piuttosto che descrittivo. A fare da cornice a tale argomento, sempre più dibattuto e di grande attualità, è stato un ventaglio internazionale di contributi offerti da studiosi e ricercatori provenienti da più parti del mondo. Il simposio ha registrato la presenza di nomi autorevoli nel campo della linguistica e storia della lingua inglese, come Ingrid Tieken-Boon van Ostade (Università di Leiden), Laura Wright (Università di Cambridge), Carol Percy (Università di Toronto), Maurizio Gotti (Università di Bergamo) e Joan Beal (Università di Sheffield). La validità del convegno è stata inoltre confermata da una soddisfacente partecipazione alle varie fasi dei lavori: molti sono stati infatti gli studenti, i docenti e specialisti provenienti da tutta Italia, che non si sono fatti scappare loccasione per riflettere sulle vicissitudini della lingua inglese. Compito del comitato scientifico, nei prossimi mesi, sarà quello di valutare i papers presentati dai convegnisti, in modo da provvedere alla pubblicazione degli atti del convegno. Dietro la macchina organizzativa il Prof. Massimo Sturiale, docente di lingua inglese allUniversità di Ragusa, che, con la preziosa collaborazione del Dipartimento di Filologia Moderna, è riuscito a portare nellestremo lembo della Sicilia sud-orientale un evento internazionale e dallelevato profilo scientifico. Grazie al suo lodevole impegno, non solo in qualità di organizzatore ma anche di attento studioso, la Facoltà ha dato ancora una volta dimostrazione di straordinaria vivacità culturale e produttività scientifica.
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