La strage di Cannachi è il titolo del libro di Nuccia Farina che questo pomeriggio verrà presentato al Giardino Pantesco di Resilea a Sibà. Il volume raccoglie le testimoinianze di ciò che accadde sull'isola il 26 luglio del 1943
A Pantelleria una giornata dedicata alla memoria Libro racconta l’esplosione di Cannachi del 1943
Una data dolorosa quella del 26 luglio nella memoria storica dei panteschi. Fu proprio in quel giorno del 1943 infatti che avvenne l’episodio più tragico del periodo di guerra, il peggiore dopo il bombardamento a tappeto: la strage di Cannachi. Questo pomeriggiosi ricorderà la strage prima con una messa presso la Chiesetta di San Vito alle 17.30, poi con una visita al luogo dell’esplosione e infine con la presentazione del libro di Nuccia Farina La strage di Cannachi presso il Giardino Pantesco di Resilea a Sibà.
Partendo dai ricordi di Maria Ferreri, conosciuta come Marittína d’u Zzu Dighégo Vuccatòrta, donna dotata di una memoria straordinaria, la figlia, Nuccia Farina, ha ripercorso, attraverso un’accurata ricerca, quanto accaduto a Cannachi il 26 luglio del 1943. La ricerca storico-antropologica è stata condotta con l’obiettivo di ricostruire i fatti relativi all’esplosione della galleria militare, per colmare l’assenza di una memoria storica della strage. Sono stati inoltre identificati i discendenti delle vittime, con l’intento di trasmettere le informazioni sul tragico evento, ignote alla maggioranza di essi.
Il numero delle vittime e la constatazione di quanti tra loro fossero i bambini, le donne, i giovani, gli anziani e persino gli animali costituiscono una testimonianza diretta di ciò che rappresenta la guerra: devastazione, tragedia, povertà, afflizione e sofferenza soprattutto per le popolazioni costrette a subirla in un momento importante della storia del Novecento sull’isola.
Alla presentazione parteciperanno Mario Valenza, che ha aiutato Nuccia Farina nel lavoro di raccolta delle foto e delle interviste, e Giorgio Enrico Mariani, che si è occupato delle ricerche genealogiche. A conclusione dell’incontro ci sarà una sorpresa a cura di Gianni Bernardo, attore pantesco. L’ingresso sarà a invito, riservato ai parenti delle vittime. Un secondo appuntamento sarà fissato durante la stagione culturale estiva per presentare il libro a tutta la popolazione e per scoprire una lapide a ricordo delle vittime che sarà affissa sulla parete laterale esterna della Chiesetta di San Vito.