Una vasta selezione di rocce, minerali e fossili, con campioni rari e preziosi, custodita all'interno della scuola Veneziano e dedicata al giovane collezionista che si tolse la vita dopo la scomparsa del padre e del fratello. Ieri è stato ricordato alla presenza della madre Rosella Accardo
A Monreale nasce il Museo dei minerali Nuovo spazio intitolato a Marco Maiorana
Per Antonio Caruso, professore associato del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare dell’Università di Palermo, è «qualcosa di inaspettato, una collezione, nonostante sia ancora da ordinare, vasta, ricca e preziosa». È la raccolta di minerali, rocce e fossili che da ieri è possibile visitare a Monreale, all’interno della scuola media Antonio Veneziano. Non una semplice collezione ma un vero museo del minerale, ricco di campioni mineralogici provenienti da diverse località del mondo. L’apertura del Museo Mineralogico è avvenuta ieri pomeriggio. Il taglio del nastro è stato affidato alla deputata Gabriella Giammanco, al sindaco di Monreale e alla preside Beatrice Moneti.
Decine di persone hanno partecipato alla cerimonia d’inaugurazione del museo. Tra ricercatori universitari, appassionati, collezionisti e semplici curiosi, c’era anche Rosella Accardo, la mamma di Marco Maiorana, figlio di Stefano Maiorana, l’imprenditore palermitano scomparso con il figlio ventitreenne Stefano nell’agosto 2007. Il 22enne era un collezionista di minerali. Il ragazzo è stato ricordato come vittima di una società che ha fatto dell’omertà un effimero modo di essere. Marco, che si è tolto la vita a 22 anni, è rimasto vittima di questo infame sistema. A lui è stato intitolato il nuovo spazio espositivo. «I ragazzi devono saper dire no ai soprusi della vita – ha detto la docente Francesca Panno, referente alla legalità della scuola -. Questo non deve essere solo un museo di minerali ma deve far ricordare a tutti la storia di Marco. Dobbiamo formare cittadini onesti e responsabili, che sappiano affrontare il futuro con coraggio».
Il museo, autofinanziato dallo stesso istituto scolastico, nasce dalla disponibilità del Dirigente Scolastico Beatrice Moneti e di Franco Tusa, presidente dell’Associazione Mineralogica La Tormalina. Quest’ultimo ha curato sia la parte strutturale che l’allestimento dell’esposizione. «Un museo che sorge dentro una scuola – ha dichiarato il sindaco Capizzi – ma che è a disposizione di tutta la città e dei turisti che giungono per visitare Monreale». La collezione mineralogica conta già centinaia di campioni donati da privati, altri collezionisti hanno promesso ulteriori donazioni. Un grosso contributo è stata offerto da Giovanni La Scala, docente della scuola Veneziano, geologo e ricercatore di rocce e curiosi minerali.