Sarà un 9 maggio diverso, quello di quest'anno. Le misure anti-Covid, infatti, impongono di rinunciare a quel fiume di gente che ogni anno arriva a Cinisi per commemorare il militante ucciso dalla mafia. «Siamo sempre presenti, ci abbracceremo virtualmente»
A 42 anni dalla morte di Impastato il ricordo si sposta online «Stiamo soffrendo molto, ma torneremo più belli di prima»
«Il 9 maggio 2020 noi lo faremo. Sarà diverso, sarà online, ma ci sarà». Questa la comunicazione ufficiale arrivata in questi giorni dai volontari di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, che non rinunciano alle celebrazioni per i 42 anni dalla morte del militante di Cinisi. Sarà, tuttavia, un 9 maggio piuttosto diverso rispetto a quello cui siamo stati abituati per oltre quarant’anni. Il fiume di persone che ogni anno invade corso Umberto questa volta si riunirà virtualmente a causa delle disposizioni anti-Covid imposte dai governi. «Ammetto che per me è desolante, sto soffrendo tantissimo – racconta Giovanni Impastato -, però credo che l’unico modo per poter ricordare Peppino in un momento come questo, di restrizioni e di lontananza, sia questo, organizzando una serie di iniziative online sfruttando i mezzi telematici. Sarà un modo per abbracciarci ugualmente tutti, quel giorno».
Non solo mantenere viva la memoria. Ma mantenere vivo e saldo soprattutto il contatto con le persone. Questo l’intento dietro le manifestazioni, fisiche o virtuali che siano. «La cosa che mi sta facendo soffrire tantissimo – torna a dire Giovanni, con una voce che a tratti si spezza in gola – è che proprio da alcune delle zone rosse, da Lodi, Brescia, Monza, e ancora dalla Val Brembana sarebbe dovuto partire un numero considerevole di persone per Peppino questo 9 maggio, una zona dove abbiamo tanti amici, tanti compagni ma anche persone che adesso abbiamo perso. Qualcuno è venuto fino all’anno scorso a Cinisi ma ora non potrà più farlo, né quest’anno né mai più, perché morto a causa del Covid. Siamo desolati, davvero, anche e soprattutto per questo». Il dolore, tuttavia, non può offuscare il significato di quel 9 maggio. Anzi, è forse un motivo in più per ritrovarsi, anche se virtualmente, e ricordare insieme Peppino.
«Saremo presenti, non c’è dubbio – ribadisce Giovanni -. E da questo 9 maggio cominceremo a fare il conto alla rovescia per quello del 2021. Dalle nostre previsioni quello di quest’anno sarebbe stato il 9 maggio più affollato. Questa consapevolezza, però, sarà uno stimolo a fare il prossimo ancora più bello, anche perché chi aveva garantito la propria presenza per quest’anno ha già rassicurato che tornerà l’anno prossimo». Così, sulla scia dell’hastag #distantimauniti, il 9 maggio, seppur online, resterà un giorno di memoria e di celebrazione. «Il nostro pensiero e la nostra vicinanza anche quel giorno andrà alle vittime di questa pandemia – dicono i volontari di Casa Memoria -, insieme a quelle di guerre e povertà, al personale sanitario che cura i malati, ai volontari e attivisti che aiutano le fasce più deboli della popolazione. Siamo vicini a insegnanti e studenti che garantiscono un futuro migliore e la crescita culturale, che è un’arma fondamentale anche contro le logiche mafiose».
«Avevamo già quasi pronto un programma nato da un lavoro assembleare – spiegano -, con dibattiti sui temi della libertà di informazione, mutualismo, antimafia sociale, antifascismo, antirazzismo, decreti sicurezza, scuole. Avevamo già pronte anche mostre, presentazioni di libri, un campeggio, rappresentazioni teatrali e concerti, avevamo tre premi in via di organizzazione, il Premio Musica e Cultura, il concorso fotografico Guido Orlando e il concorso per studenti “A scuola di antimafia”. Con noi ci sarebbero stati i Nomadi, che torneranno l’anno prossimo, e importante sarebbe stato lo spazio dedicato alla mostra di Augusto Daolio. Questo era ciò che stavamo organizzando». Ma niente è perduto. Buona parte delle idee dedicate a quel giorno saranno trasferite online: per tutta la giornata sulla pagina Facebook di Radio 100 Passi, a cui sarà collegata la pagina fb di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e le pagine e i profili delle realtà promotrici, saranno trasmessi video-contributi con messaggi, riflessioni e varie testimonianze di alcuni tra i tantissimi con cui in questi anni attivisti e compagni hanno condiviso memoria e impegno.
Tra parole, poesia, musica e teatro, si darà vita a un coro fatto di tante voci che vogliono rompere il silenzio e dar voce a chi non ne ha. Dalle 16.30 in poi un corteo virtuale richiamerà quello che ogni anno, partendo da quella che fu la sede di Radio Aut a Terrasini, raggiunge Casa Memoria Impastato a Cinisi. Interverranno poi coloro che in questi anni hanno mantenuto viva la memoria e le idee di Peppino Impastato. «Partecipate tutti seguendo il 9 maggio online – l’invito dei volontari -, interagendo con noi con i vostri commenti durante la giornata. Vi invitiamo anche a mettere come foto dei vostri profili social una vostra foto con una frase di Peppino Impastato e una sua foto, o con la frase che per noi significa il non arrendersi mai: “Con le idee e il coraggio di Peppino noi continuiamo”».
Le realtà promotrici: Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Centro Impastato – No mafia Memorial, Associazione Peppino Impastato, Rete 100 Passi, Cooperativa Libera-Mente Onlus, Fuori Mercato autogestione in movimento, Contadinazioni, Associazione fotografica Asadin, Associazione Radio Aut, Navarra Editore, Lab 90045, Associazione Musica e Cultura, Movimento studentesco dei Picciotti, Movimento studentesco dei PUMA, A Sud.