Giorgio Tumino, Daniela Taranto e Giorgio Stracquadanio, i vertici siciliani della Confederazione artigianato e piccole medie imprese chiedono a Musumeci «quali iniziative voglia prendere a favore delle categorie»
Trasporti: Taxi, auto a noleggio e bus «rischiano paralisi» Cna: «Regione cambi passo e dia sostegni per il settore»
Taxi, auto a noleggio con conducente e bus. Tre settori che, insieme a quello degli autotrasportatori, hanno subito il caro carburante, il costo dei traghetti e i costi aumentati su tutti i pezzi di ricambio. A sollevare i disagi di questo settore e la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa. La Cia ha scritto una lettera rivolta al presidente della Regione Nello Musumeci firmata dal presidente regionale Rosario Tumino e dai responsabili Giorgio Stracquadanio e Daniela Taranto, chiedendo al governo siciliano interventi immediati per tre categorie che «rischiano la paralisi». Gli esponenti di Cia, a tal proposito, si sono concentrati sul decreto pubblicato sulla Gurs che dà disposizioni per l’accesso al 20 per cento del contributo economico a fondo perduto per l’attraversamento dello Stretto di Messina. Tuttavia «ad oggi non si conosce ancora l’apposita modulistica predisposta dal dipartimento regionale di competenza – fanno notare – Se la sua Amministrazione intende realmente e concretamente venire incontro a questo importante segmento produttivo, è chiamata a cambiare passo e politiche di sostegno».
Cna Fita avanza alcune proposte al governo per il settore possa risollevarsi in tempi brevi. Attivare in tempi brevi una moratoria per tutte le imprese del settore che hanno contratto prestiti e/o mutui con CRIAS, IRFIS e IRCAC. Agevolare il percorso per il rinnovo del parco mezzi attraverso la predisposizione di appositi Bandi che prevedano, solo per le microimprese che hanno mezzi obsoleti, contributi e prestiti a tasso agevolato per la sostituzione degli stessi con veicoli euro 6 per l’autotrasporto merci e bus, ibridi o elettrici per taxi ed noleggio con conducente, trasformare il contributo per l’attraversamento dello Stretto in una misura strutturale da finanziare ogni anno. Attribuire alle Commissioni dei rispettivi settori un ruolo attivo e propositivo in modo permanente. È lì che devono nascere le soluzioni condivise nell’interesse comune.