Fa ancora discutere lo sfratto dei clochard di piazza della Repubblica di ieri. Delle parole decise arrivano dal direttore della manifestazione culturale Simone Dei Pieri. «È successo qualcosa di inqualificabile. Dare un segnale è doveroso», scrive
Sgombero senzatetto, la decisione del Catania Book Festival «Via patrocinio del Comune dal manifesto. Ora un incontro»
«Combattere i poveri e combattere la povertà sono due cose diverse e l’azione in questione è qualcosa di inqualificabile perché addossa ancora una volta le responsabilità sugli ultimi». A scriverlo è SImone Dei Pieri, direttore del noto evento letterario Catania Book Festival che, sulla propria pagina Facebook ha commentato l’azione portata avanti nella prima mattinata di ieri, quando, alla presenza della polizia municipale e dell’assessore all’Ecologia Andrea Barresi, sono stati rimossi materassi, coperte e pezzi di cartoni di proprietà dei senzatetto di piazza della Repubblica.
«Sono stati raccolti cartoni, coperte e i pochi averi dei senzatetto di corso Sicilia e gettati senza preavviso», scrive Dei Pieri, che si smarca dall’azione compiuta dall’amministrazione annunciando un chiaro segnale contro questa iniziativa. «Dal canto nostro – afferma – vista la superficialità con cui si affrontano questioni importanti per la città e per dare un segnale che riteniamo doveroso, rimuoveremo immediatamente il patrocinio del Comune di Catania dai manifesti e da tutto il materiale pubblicitario del Catania Book Festival fino a quando non verrà aperto un tavolo di proposta a riguardo».
L’organizzatore della kermesse letteraria, esprimendo il proprio dissenso di fronte a quanto successo ieri, chiede dunque un tavolo di confronto con l’amministrazione con eventuali proposte o interventi a favore di chi ha bisogno di sostegno e aiuto. L’azione di sgombero attuata dall’amministrazione non è il primo intervento di questo genere pensato in questi ultimi anni. Nel 2018 il primo cittadino Salvo Pogliese (adesso sospeso, ndr) aveva firmato l’ordinanza anti-bivacco contro i giacigli dei clochard presenti nella città etnea. Abitazioni di fortuna dei senzatetto che l’allora assessore all’Ecologia Fabio Cantarella definì villette di cartone.