Il processo è scaturito dall'operazione della guardia di finanza A shot of money e riguarda reati commessi fino all'inizio del 2019 ai danni di diversi lavoratori di un Conad. La sentenza potrebbe arrivare già il 22 febbraio
Trapani, chiesta condanna per estorsioni in supermercato Dipendenti sottopagati con complicità di due sindacalisti
Una condanna a quattro anni di carcere è stata chiesta dalla pm Francesca Urbani per Nunzia Bivona. La sindacalista palermitana imputata nel processo con il rito abbreviato scaturito dall’operazione della guardia di finanza A shot of money. Un’inchiesta relativa a delle estorsioni in busta paga che, secondo l’accusa, sarebbero state commesse fino all’inizio del 2019, ai danni di diversi dipendenti Conad di Trapani quando era gestito dalla società L’Arcipelago.
Estorsioni che, secondo l’accusa, sarebbero state commesse con la complicità (in concorso morale e materiale) di due sindacalisti. Oltre a Bivona, è coinvolto il 53enne Antonino Bignardelli di San Vito Lo Capo (della Cildi) che è già stato rinviato a giudizio dal gup di Trapani insieme al 48enne Gianluca Amato e al 42enne Salvatore Vitale entrambi di Carini, rispettivamente presidente del cda e delegato de L’Arcipelago; il 47enne catanese Massimo Leonardi e la 39enne palermitana Romina Fiore. Tutti sono accusati di estorsione in concorso. Amato e Vitale anche di riciclaggio. La sentenza potrebbe arrivare già il 22 febbraio.