Rap, finalmente le assunzioni: si parte con 46 autisti Il 30 agosto arriva il bando. «Servono professionalità»

E alla fine è arrivato il momento delle tanto attese nuove assunzioni alla Rap. O quanto meno della prima tranche delle circa 300 assunzioni paventate, ma di sicuro una delle più importanti, con la pubblicazione un avviso di selezione pubblica per l’assunzione di 46 autisti. Negli ultimi mesi la penuria di queste figure è molto mancata alla partecipata del Comune di Palermo che si occupa della gestione dei rifiuti, come ha confermato a MeridioNews il consigliere del Movimento 5 Stelle Antonino Randazzo: «Va bene fare transitare in Rap gli oltre 90 lavoratori di Reset, ma all’azienda servono autisti». 

Autisti che andranno a lavorare con un rapporto a tempo pieno da 38 ore a settimana, incluse domeniche e festivi e saranno inquadrati come operai di terzo livello, secondo quanto previsto dal contrato collettivo nazionale per i lavoratori nei servizi ambientali. «I candidati devono essere in possesso della patente di guida (categoria C), della C.Q.C.(Carta di Qualificazione del Conducente) e del diploma di scuola secondaria di primo grado», si legge nell’avviso, che sarà disponibile alla consultazione da lunedì prossimo sui siti di Comune e Rap.

«Finalmente verrà colmata la carenza di personale autista in forza a Rap – le parole dell’amministratore unico, Girolamo Caruso – Dotazione che negli ultimi anni si è sempre più affievolita a causa di cessazioni anticipate dal lavoro e pensionamenti. Il Concorso vede la luce dopo che l’azienda ha esperito ogni possibile azione per valorizzare il personale interno avente quei requisiti per essere inquadrato come autista. L’opera di rafforzamento della propria dotazione organica non si ferma qui». A stretto giro uscirà infatti un altro bando per la ricerca di due dirigenti. 

Personale che potrebbe essere raggiunto dalla novantina di lavoratori Reset, che per mobilità interna potrebbero fare il salto di partecipata, così come si tenta di fare già dai tempi della presidenza di Giuseppe Norata. Infine, sembrano essere sfumate le possibilità ventilate nelle scorse settimane, con la proposta – a dire il vero mai concretizzata – di attingere dal bacino dei beneficiari del reddito di cittadinanza per le restanti posizioni. Una voce che non piaceva nemmeno ai cinquestelle, che pure del reddito di cittadinanza sono stati i fautori. «In questo modo – continua Randazzo – si creerebbero nuovi precari alla vigilia delle elezioni. Un copione purtroppo già visto. Non si illuda la gente, la Rap ha bisogno di professionalità». 


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