Il musicista è stato ieri nell'area verde in cui il 15 agosto avrebbe dovuto esibirsi e che invece è andata in fumo dopo gli incendi del 12 e lancia un appello ai colleghi per un'iniziativa volta a far nascere nuova vita verde dalla cenere
L’iniziativa di Roy Paci per far rivivere i boschi di Gangi «Voglio inventarmi qualcosa per piantare nuovi alberi»
Le fiamme che hanno devastato le Madonie non hanno cancellato la voglia di ripartire dei madoniti con la consapevolezza che da una tragedia può esserci sempre una speranza. Lo sanno i gangitani e tutti i cittadini che hanno visto distruggere ettari di vegetazione, case, stalle e aziende. Lo sanno bene i turisti che sono tornati ad animare i vicoli del centro e lo sa anche chi è siciliano, perché una ferita come quella degli incendi si può rimarginare solo con una bella azione.
Roy Paci ieri era a Gangi ha fatto un giro tra i vicoli del borgo, ha visto la devastazione delle fiamme e oggi sui suoi canali social ha raccontato la sua voglia di ridare dignità a questo territorio. «La mattina del 15 Agosto dovevo essere in questi luoghi a sonorizzare il bosco Pianette per l’Alba Experience, una performance di Angelo Sicurella e Federica Aloisio per il bellissimo festival Una Montagna di Luoghi – si legge sul post -. Il giorno prima parte di bosco e tutta la vegetazione dell’estesa valle di Montededaro, che abbraccia Gangi (uno dei più belli borghi d’Italia) è andata in fumo, estendendosi per contrada Cavaliere, Serra Marocco fino a Castel di Lucio e San Mauro. Diversi bastardi piromani (sono state trovate le postazioni degli inneschi) avevano per chissà quale perverso godimento compiuto un efferato atto di una violenza disumana contro questa natura mettendo a serio rischio intere comunità di agricoltori, pastori e famiglie inermi».
«Il fuoco ha inghiottito centinaia e centinaia di ettari ed è durato diversi giorni – continua l’artista – Ovviamente il festival è saltato così come tutta una serie di manifestazioni culturali già programmate per l’estate. Ieri sono tornato a trovare questa gente, la mia gente, portando tutto l’affetto e la mia vicinanza dinnanzi a questa enorme tragedia. Ho trovato sorelle e fratelli provati ma pieni di luce negli occhi. Ho avuto il privilegio di essere accompagnato attraverso questi luoghi dal team delle giovanissime ragazze del festival, ho conosciuto artigiani, anziani, preti, il sindaco e tanti giovani con una gran voglia di ripartire e far rivivere questa terra. Voglio inventarmi qualcosa per piantumare nuovi alberi, nuovi arbusti, nuova vita vegetale. Faccio appello ai tanti amici/che musicisti (perché artisti non si può più dire) che vogliono appassionarsi in questa mia pazza avventura e ridare dignità a questa bellissima porzione di Sicilia».