L'onorevole di Italia Viva ma in transito verso la Lega, che è stato il re delle preferenze con 32mila voti alle Regionali del 2017, dovrà presentarsi davanti alla quarta sezione penale del tribunale il prossimo 7 gennaio del 2022
Corruzione elettorale, Sammartino imputato in nuovo processo Il patto con il capomafia dei Laudani Lucio Brancato per i voti
Il deputato regionale di Italia Viva Luca Sammartino è stato citato in giudizio dalla procura di Catania e dovrà affrontare un nuovo processo per corruzione elettorale. Non gli è stata contestata l’aggravante mafiosa. La data fissata, come scrive La Sicilia, è quella del 7 gennaio del 2022 davanti la quarta sezione penale del tribunale in composizione monocratica.
L’onorevole Sammartino, in transito verso la Lega, a conclusione delle indagini e senza passare dal vaglio del gup è imputato in veste di candidato alle elezioni regionali del 2017 perché avrebbe offerto a Girolamo Brancato, conosciuto anche con il nome di Lucio – capomafia del clan Laudani e anche lui citato in giudizio – alcune utilità in cambio del proprio voto e di quello dei suoi familiari. Il processo scaturisce dall’inchiesta Report nei confronti di 35 indagati a vario titolo legati al boss acese dei Laudani Orazio Scuto.
La posizione di Sammartino, destinatario nel dicembre 2020 di un avviso di conclusione delle indagini, era stata stralciata dal troncone principale del processo per «svolgere ulteriori accertamenti». Il 2 dicembre del 2021 comincerà a carico di Sammartino e di altri sei fra consiglieri e assessori comunali del Catanese un processo per corruzione elettorale in occasione delle Politiche del 2018 e delle Regionali del 2017, quando Sammartino era stato il re delle preferenze con 32mila voti.