Il gruppo volo della US Navy della base Nas Sigonella, insieme agli studenti, ha tinteggiato le ringhiere e ripulito le aree esterne dell'istituto comprensivo Livio Battaglia di Catania. Il progetto rientra nel volontariato civico e ambientale. Guarda le foto
Marinai, ufficiali e alunni riqualificano una scuola «Nostra attività ha impatto positivo su comunità»
Marinai e ufficiali americani hanno tinteggiato le ringhiere dell’istituto comprensivo Livio Tempesta di Catania, insieme a un gruppo di studenti, hanno anche ripulito le aree esterne della scuola di via Gramignani per consentire lo svolgimento delle lezioni di educazione fisica all’aperto. L’evento, che si è svolto lo scorso 18 maggio, è la prima attività di volontariato civico del gruppo volo di aerei antisommergibile della US Navy recentemente arrivato alla base Nas Sigonella.
L’evento di solidarietà rientra nel progetto di prossimità della marina Usa in Sicilia denominato Community Relations che vanta circa 200 iniziative annuali di volontariato civico, ambientale e linguistico interculturale nelle comunità siciliane. L’iniziativa, che è stata promossa insieme al Rotary club Catania Duomo 150 che aveva già sottoscritto con la dirigenza della scuola il progetto Adottiamo una scuola, punta ad abbellirne la struttura della scuola e a socializzare con gli studenti. Nelle scorse settimane, il club Catania Duomo 150 e il Rotaract Club Catania Duomo e Viagrande 150, in collaborazione con i militari statunitensi di altri reparti della base statunitense Nas Sigonella, hanno già tinteggiato le aule del plesso scolastico di via San Giuseppe La Rena, per renderle agibili e gradevoli agli alunni.
I militari americani, tra cui erano presenti anche piloti e tecnici di manutenzione, hanno incontrato in classe gli studenti con cui hanno conversato in inglese presentando l’aereo P8 Poseidon sul quale operano. Inoltre, hanno anche raccontato le loro prime esperienze da turisti in Sicilia. «La nostra attività in marina ci dà anche la possibilità di poter aiutare il prossimo e avere un impatto positivo sulle comunità che incontriamo durante le nostre missioni», ha spiegato il sottotenente di vascello pilota Caroline Buck. Una presenza che ha destato interesse e ammirazione in particolare tra le studentesse che hanno avuto l’opportunità di incontrare, una pilota militare. Un mestiere che, specie in passato, era tradizionalmente esercitato soltanto da uomini.