Il tribunale ha disposto i domiciliari per Rosario e Giuseppe Russo, ma anche per il revisore legale Rosario Scotto D'Abusco e l'amministratore Luigi Emilio De Marco. Tra le accuse l'avere proposto un piano di risanamento fondato su dati non veri
Santa Venerina, sequestro da 18 milioni a imprenditori Russo Ipotesi reati fallimentari nella gestione della ditta di trasporti
Sequestro da 18 milioni di euro per gli imprenditori Rosario e Giuseppe Russo, ai quali è riconducibie la ditta di trasporti Seitral con sede a Santa Venerina. L’indagine della guardia di finanza di Catania ha portato all’accusa per reati fallimentari ed evasione fiscale, coinvolgendo anche altre due persone: Rosario Scotto D’Abusco, sindaco e revisore legale dell’impresa, e Luigi Emilio De Marco, formalmente amministratore della Seitral. I quattro sono finiti agli arresti domiciliari.
Dagli accertamenti dei militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania è emerso che gli amministratori della società, che dal 2015 viveva già uno stato di dissesto, non hanno coperto le perdite resistendo anche davanti all’istanza di fallimento presentata dalla procura e proponendo un piano di risanamento fondato su dati non veri. Al contempo i Russo avrebbero continuato ad acquistare nuovi mezzi e distrarre somme per oltri cinque milioni, anche grazie a trasporti non fatturati con il coinvolgimento della Pianeta Servizi Cons, società con sede legale a Ciampino, in provincia di Roma.
A carico dei Russo c’è anche l’accusa di avere sottratto i libri contabili con l’obiettivo di impedire la ricostruzione del patrimionio della Seitral, oltre a quella di non avere presentato la dichiarazione ai fini dell’Iva per l’anno 2019, omettendone anche il versamento delle ritenute per un valore di oltre due milioni.