Il problema va avanti da molti mesi, tanto da interessare anche l'associazione Team protezione randagi. «Abbiamo già fatto delle indagini e sabato incontreremo l'Asp», afferma il sindaco Alfio Cristaudo a MeridioNews
Pedara, un branco di cani abbandonati preoccupa attivisti Gli animali sono all’interno di una villa in cattive condizioni
«I cani, cuccioli compresi, non possono vivere in queste condizioni: sono
affamati, malati e abbandonati». Daniela Alì, dell’associazione Team protezione randagi, descrive a MeridioNews un problema che durerebbe già da molti mesi in via Aci Castello a Pedara. Qui, come sostiene l’attivista, un branco formato da circa 20 cani si muove tra l’interno e l’esterno di una villa privata. «La signora è stata sfrattata dall’abitazione ma ha lasciato gli animali in cattive condizioni – spiega – Da mesi insieme agli altri attivisti diamo loro da mangiare oltre il cancello. Abbiamo richiesto pure di adottare dei cani per sterilizzarli e microchipparli, ma quelle poche volte in cui la signora si è presentata ci ha detto di non volere cedere nessun animale».
L’associazione, già lo scorso 7 marzo, ha sottoposto il problema alle
autorità cittadine. «Abbiamo girato tutto all’Azienda sanitaria provinciale, ai carabinieri, vigili urbani e al Comune di Pedara – sottolinea Alì – Ma ancora i cani sono lì. Qualcuno nei giorni scorsi ha messo pure un lucchetto al cancello».
Contattato dalla nostra testata, il sindaco
Alfio Cristaudo fa sapere che il Comune è a conoscenza della questione. «I cani stanno all’interno di uno spazio privato – osserva – già da mesi stiamo valutando come agire». Il primo cittadino chiarisce che alcune azioni sono state intraprese. «Non vorrei che quanto stia accadendo si trasformi in una strumentalizzazione – replica – Alcuni cani sono già stati microchippati. Abbiamo da sempre coinvolto le associazioni presenti sul territorio e sabato avremo un incontro con i funzionari dell’Asp per capire i provvedimenti da intraprendere. Già ci sono state delle indagini. Noi non vogliamo sottrarci a nessun impegno».