Ci sono luoghi in cui una connessione normale resta un miraggio. È il caso del paesino dell'entroterra palermitano. «È un problema strutturale che tra lezioni online e smart working - dice il primo cittadino Angelo Conti a MeridioNews - diventa una priorità»
Valledolmo, il segnale internet mobile è troppo debole Sindaco diffida compagnie telefoniche: «È essenziale»
La connessione a internet tramite smartphone è diventata ormai compagna quasi insostituibile delle vite di molti, specie in un periodo difficile come quello della pandemia da Covid-19, in cui spesso le relazioni lavorative e interpersonali sono state demandate ai dispositivi tecnologici. E mentre si studiano nuove tipologie di internet veloce per rendere il servizio sempre più efficiente, ci sono posti in cui una connessione normale resta ancora miraggio. Ma c’è chi non ci sta. È il caso di Valledolmo, Comune dell’entroterra palermitano, dove il sindaco Angelo Conti ha pensato di inviare una diffida scritta ai gestori di telefonia mobile.
«Ho scritto sia per un problema contingente che c’era da due o tre giorni, in cui non c’è stato assolutamente campo con nessuno degli operatori – racconta a MeridioNews il primo cittadino Angelo Conti – sia per un problema strutturale: in molte zone del paese c’è poco campo, soprattutto da quando hanno spostato delle antenne». La diffida risale al 23 gennaio, quando il paese, così come tutta la regione, si trovava in zona rossa, con gli smartphone che rappresentavano per molti l’unico rimedio all’isolamento. «Siamo continuamente in video – continua il sindaco – i ragazzi devono studiare, a cosa serve che la scuola distribuisca i tablet con le schede dati se poi la rete non funziona? E se in famiglia ci sono due o tre ragazzi che frequentano le lezioni online il problema è ancora più serio. Certo, abbiamo da un po’ di tempo la fibra, anche se non è quella alla velocità ottimale che ci aspettiamo, ma non tutti hanno un collegamento a casa e per chi contava di fare affidamento sulla connessione mobile è un disagio».
Nella sua lettera, Conti chiedeva che si provvedesse «in tempi rapidi, alla soluzione dei problemi, ancor più perché in un periodo come l’attuale – caratterizzato da tante limitazioni nella mobilità fisica e da servizi ordinariamente in presenza sostituiti da quelli telematici (vedi Dad, Did, videoconferenze) che impongono il lavoro da remoto e in smart working – l’utilizzo dei telefoni cellulari e della connessione dati rappresenta un’assoluta priorità imprescindibile. Si rappresenta, altresì – continua – che la scarsa ricezione del segnale per la telefonia mobile con tutti i gestori in indirizzo era un problema già presente nel territorio comunale ancor prima delle difficoltà/interruzioni registrate nei giorni scorsi e per le quali si chiede la definitiva soluzione migliorando/potenziando le infrastrutture necessarie ad avere un segnale ottimale».
Tuttavia, come conferma lo stesso sindaco, «a parte una precisazione che mi ha chiesto Wind, nessun altro ha risposto». E il segnale in paese, al netto del blackout durato tre giorni, è rimasto quello di sempre. «Sarebbe stato utile riuscire a ottenere qualche riscontro – conclude Conti – Capisco anche che per migliorare il segnale bisognerà provvedere a dei potenziamenti della rete, ma in mancanza di risposte, conto di scrivere nuovamente alle compagnie telefoniche e, questa volta, mi appellerò anche al garante delle telecomunicazioni».