Il club rosanero ha definito la trattativa per l'acquisto del centrocampista classe 1987 proveniente dalla Reggina, con cui nella scorsa stagione ha conquistato la promozione in B. E c'è ottimismo anche per l'arrivo dell'esterno offensivo rimasto ai margini al Verona
Palermo, scatto improvviso in sede di mercato Fatta per De Rose e può arrivare Di Gaudio
Fermi inizialmente in una posizione di attesa, i ‘conducenti’ della macchina rosanero hanno deciso in sede di mercato di premere il piede sull’acceleratore. Nel giro di pochi giorni, complici le spie che si sono accese in occasione della sconfitta interna contro la Virtus Francavilla, è cambiata la strategia del Palermo. Che si è attivato portando a termine l’operazione De Rose, centrocampista classe 1987 proveniente dalla Reggina. Profilo che corrisponde all’identikit del giocatore funzionale alle esigenze del club di viale del Fante alla ricerca, a prescindere dal ruolo, di qualche elemento in grado di dare alla squadra un quid in più soprattutto sul piano della personalità. Le due società hanno raggiunto l’accordo (c’era già quello tra il Palermo e l’entourage del mediano) nell’ambito di una trattativa che presto culminerà con la fumata bianca. Francesco De Rose, atteso in queste ore in città, arriverà a titolo definitivo e firmerà un contratto fino al 2022.
Chi è quello che in attesa dell’ufficialità può considerarsi un nuovo giocatore del Palermo? Il cosentino De Rose, obiettivo del sodalizio targato Hera Hora anche durante il mercato estivo e accostato all’inizio di gennaio pure a Modena e Avellino, è un mediano di 33 anni in grado di agire sia un centrocampo a due che a tre. Non è un regista classico anche se, con un altro tipo di caratteristiche, può esprimersi anche come play. La sua carriera? Tra i protagonisti della promozione in B conquistata nel 2019/20 dalla Reggina, nella prima parte di questa stagione ha faticato a prenotare un posto in prima fila collezionando con la maglia amaranto solo dieci presenze di cui nove in campionato (con un assist) partendo titolare in questo caso solo cinque volte. Era in scadenza di contratto con la Reggina, club nel quale aveva giocato anche in precedenza nel primo segmento del suo percorso professionale introdotto da cinque anni al Cosenza (dove nel 2009 ha centrato la promozione in Prima divisione Lega Pro) e proseguito prima dell’ultima tappa a Reggio Calabria con le esperienze vissute con Barletta, Matera, Casertana e Sudtirol.
E De Rose, non convocato per la gara a Frosinone della formazione guidata da Baroni e volto nuovo di un Palermo che secondo la dirigenza non ha ancora espresso tutto il suo potenziale, molto probabilmente non sarà l’unico rinforzo di questa sessione invernale di mercato. La strada, infatti, sembra in discesa anche per Antonio Di Gaudio, trentunenne esterno offensivo palermitano rimasto in questi mesi ai margini dei piani tecnici del Verona. Sono in corso delle valutazioni ma la pista, già seguita peraltro ad ottobre nelle battute conclusive del mercato, sembra percorribile. Il Palermo è rimasto in contatto con Di Gaudio (la cui ultima partita risale ad agosto in occasione della finale di ritorno dei playoff giocata con la maglia dello Spezia contro il Frosinone) e adesso aspetta una nuova risposta. Che il giocatore, con il quale tre mesi e mezzo fa non si è trovato l’accordo a causa di divergenze legate alla durata del contratto, darà dopo avere valutato le altre offerte (dalla B ma anche da altri club di C come ad esempio il Mantova) arrivate sul suo tavolo.