Il governatore ha parlato per quattro minuti ai siciliani, facendo un consuntivo di un anno di cui si parlerà nei libri di scuola. Lo sguardo è rivolto in avanti con fiducia. Promossi anche l'attività del governo regionale e del parlamento. «Agito con responsabilità»
Il discorso di fine anno del presidente Musumeci «Con il vaccino inizia la stagione della speranza»
«L’anno che si conclude è stato il più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale. I nostri figli lo leggeranno nei libri di storia. In Sicilia lo abbiamo affrontato l’emergenza sanitaria con prudenza e coraggio». Inizia così il discorso di fine anno del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Il governatore ha omaggiato l’impegno degli operatori sanitari impegnati nel contenimento della pandemia di Covid-19. «Insieme a loro – ha detto Musumeci – volontari, forze dell’ordine, sindaci, prefetti. Ringrazio tutti a nome delle 55mila persone guarite». Il governatore ha ricordato anche quelli che non ce l’hanno fatta, sono infatti centinaia i decessi causati dal virus nel 2020. Il futuro però non è buio. «Dalla sofferenza stiamo passando alla stagione della speranza – ha proseguito Musumeci -. Il vaccino è arrivato, la nostra priorità è affinché milioni di siciliani entro settembre. Anche io mi sottoporrò al vaccino quando sarà il mio turno e lo farò con entusiasmo e convinzione».
Musumeci ha poi fatto il punto su quanto fatto dalla politica quest’anno. «La Regione non si è mai fermata, governo e parlamento hanno dato prova di responsabilità. Abbiamo messo a disposizione centinaia di milioni di euro, briciole ma assai utili», ha detto il governatore parlando degli aiuti alle imprese colpite dal lockdown. Parole anche su precariato e fondi europei. «Alla fine della legislatura saranno 50mila i siciliani non più condizionati da un lavoro senza certezza di futuro, mnetre per il terzo anno consecutivo tutte le risorse europee messe a disposizione sono state certificate». Nel 2021, il governo regionale conta di aprire cantieri – «molti ne abbiamo già aperti» – e di rafforzare l’immagine della Sicilia come una terra attrattiva.
«Non facciamoci dividere dal contagio ideologico e dalla sopraffazione. Il nostro popolo è chiamato a una prova di volontà. E nel corso dei secoli ha sempre dimostrato capacità ineguagliabili nei momenti difficili. Sarà così anche nel 2021», ha concluso Musumeci.