Regione, il decreto Semplificazioni che complica la vita Revocata una gara da 25 milioni per i mezzi antincendio

È stato presentato come l’antidoto per la ripresa economica, ha riscosso successo in viceministri e assessori alle Infrastrutture ma anche le critiche da parte di chi – per ultima l’Ance – ha intravisto in esso un potenziale strumento per favorire la corruzione nel mondo degli appalti. Da due mesi diventato legge, il decreto Semplificazioni non si può dire che non abbia già fatto parlare di sé. E la sensazione è che continuerà a essere così in seguito a quanto accaduto nei giorni scorsi alla centrale unica di committenza della Regione Siciliana, dove un appalto da quasi 25 milioni di euro destinato a rinnovare il parco mezzi antincendio è stato stoppato alla vigilia della scadenza dei termini per presentare le offerte. Il motivo sta proprio nel decreto Semplificazioni, o meglio nella volontà da parte dei vertici del Comando del corpo forestale – dipartimento che fa capo all’assessorato al Territorio – di sfruttare le opportunità previste dalla nuova legge in tema di riduzione dei tempi procedimentali. 

Nello specifico, il bando di gara per la fornitura di 106 furgoni da utilizzare per il trasporto delle squadre anticendio e di 16 autobotti da quattromila litri dava alle aziende del settore appena due settimane per partecipare. Troppo poco se si considerano anche le certificazioni tecniche da presentare insieme all’offerta economica. A esplicitare la difficoltà sono state diverse imprese. «I termini devono essere sufficienti per consentire agli operatori economici di procedere adeguatamente con l’elaborazione di quanto richiesto – si legge in una comunicazione pervenuta al centrale unica di committenza e visionata da MeridioNews – La stazione appaltante deve necessariamente tenere conto della complessità della documentazione richiesta». Alla lamentela, gli uffici regionali avevano in un primo tempo risposto sottolineando che «data l’urgenza non si possono concedere proroghe». Un’altra azienda interessata ha tentato inutilmente di persuadere la Regione ricordando che a causa della «pandemia le capacità lavorative di molti fornitori di autotelai ma anche dei nostri uffici tecnici sono limitate».

Dal canto loro, gli uffici hanno fatto leva su un comma del decreto Semplificazioni che, per le gare aperte sopra la soglia comunitaria di cinque milioni di euro, prevede la possibilità di ridurre da 35 a 15 giorni i termini per partecipare. Anche se si tratta di gare europee e senza bisogno di motivare le ragioni di urgenza, in quanto «si considerano comunque sussistenti». Buttando un’occhiata al carteggio che ha preceduto l’indizione della gara si scopre che c’è chi aveva sollevato qualche dubbio sull’applicabilità delle possibilità consentite dal decreto Semplificazioni. Perplessità a cui il vertice del dipartimento aveva replicato «ritenendo di importanza prevalente a qualunque tipo di valutazione inerente la procedura di gara l’interesse dell’amministrazione all’urgente approvvigionamento dei mezzi antincendio». Settore, quest’ultimo, in cui la Regione non ha mai spiccato per tempismo organizzativo.

Alla fine, però, la posizione degli uffici è stata totalmente rivista. Al punto che il dirigente generale del Comando del corpo forestale Giovanni Salerno, ammettendo che «i rilievi mossi e i conseguenti effetti in termini di regolare svolgimento dell’affidamento», in considerazione anche del «consistente impatto finanziario», ha deciso di revocare in autotutela la gara d’appalto. Dal dirigente generale è arrivata, inoltre, la richiesta al governo regionale di coinvolgere nella procedura anche la Protezione civile «in considerazione delle specifiche competenze istituzionali del dipartimento stesso per analoghe procedure d’intervento». La proposta, che ha registrato l’apprezzamento della giunta guidata da Nello Musumeci, prevede la stipula di un accordo tra Comando del corpo forestale e Protezione civile per definire i «profili di competenza». Un iter i cui tempi al momento non sono stati definiti, ma che ha tutta l’aria di non semplificare il percorso di ammodernamento dei vecchi e malandati mezzi antincendio della Regione. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]