Si risolve con un lieto fine la questione che interessava trenta operai misilmeresi costretti a non potere andare a lavorare per via della dichiarata zona rossa a causa della mancanza di specificazione dei lavori essenziali all'interno del decreto
Misilmeri, deroga per i lavoratori Fincantieri Ugl: «Grazie per modifica delle disposizioni»
«Vogliamo ringraziare di cuore il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per aver accolto la nostra proposta di procedere alla modifica della disposizione relativa allo spostamento per esigenze lavorative nell’ambito di un territorio dichiarato zona rossa per Covid19». A commentare la nuova ordinanza di ieri sera del Governatore siciliano è Angelo Mazzeo, segretario regionale della federazione Ugl metalmeccanici, che il giorno precedente aveva inviato una lettera all’indirizzo di Palazzo d’Orleans per chiedere di venire incontro alle esigenze dei lavoratori Fincantieri residenti a Misilmeri.
«Come avevamo immaginato, il mantenimento delle più elevate misure di contenimento del contagio, per quanto riguarda il centro palermitano, era divenuto inevitabile – prosegue il sindacalista – Proprio per questo avevamo evidenziato l’impellenza di derogare rispetto al blocco del transito solo per i lavoratori (come avviene nelle zone rosse attivate nel resto d’Italia), anche perchè nel caso specifico dei dipendenti di Fincantieri e non solo si stava per rischiare il dramma sociale. Con le ferie ormai tutte smaltite e senza una copertura salariale non essendo retribuibili i permessi eventualmente accordati, il disagio per circa 30 famiglie sarebbe stato immediato. Una criticità che, come Ugl Metalmeccanici, volevamo scongiurare in tutti i modi, anche con la sinergia che si è immediatamente instaurata con il sindaco Rosario Rizzolo, ma anche con Fincantieri».
«Siamo ben felici che questo sia avvenuto grazie all’accoglimento del nostro grido di allarme. – conclude Mazzeo – Continuiamo ad operare affinchè il sindacato possa essere sempre più presente a fianco di tutti i lavoratori, soprattutto in una fase storica come quella che stiamo vivendo in cui bisogna difendere in tutti i modi il diritto alla continuità lavorativa ed alla retribuzione».