Dopo i casi all'interno della casa di riposo cresce il numero di contagi nelle scuole. Il sindaco ha imposto lo stop alle lezioni in presenza. Il rischio adesso è quello che venga richiesta l'istituzione della zona rossa per contenere l'epidemia
Bronte, crescono contagi nelle scuole e in ospedale Positivo Firrarello: «Ho il virus. Adesso via alle cure»
Quarantotto positivi tra insegnanti, alunni e personale del secondo circolo didattico Giuseppe Mazzini, sei infetti nelle ultime 48 ore tra i medici e gli infermieri dell’ospedale Castiglione-Prestianni. La catena del contagio da Covid-19 a Bronte non riesce ad arrestarsi. L’ultimo a risultare infetto è il sindaco Pino Firrarello. L’ex senatore ha dato l’annuncio ufficiale tramite un video messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook. I numeri, pochi e forniti con estremo ritardo, fotografano una situazione che desta molta preoccupazione, con oltre duecento persone già risultate positive ai tamponi molecolari, al momento i test più affidabili per diagnosticare la malattia. In attesa di questa tipologia di esame ci sono però decine di persone, già risultate positive ai testi rapidi.
Da oggi tutte le scuole del territorio sono chiuse per dieci giorni dopo la firma di un’ordinanza da parte del sindaco. La misura segue un provvedimento che, sempre ieri, aveva adottato il commissario Covid all’Azienza sanitaria provinciale di Catania, Pino Liberti. Con lo stesso si disponeva la sospensione delle attività didattiche e la quarantena per alunni, insegnanti e personale scolastico della scuola secondaria Luigi Castiglione. Il commissario aveva imposto lo stop anche per la Mazzini con il rientro in aula «previa esecuzione dei tamponi per tutti». In quest’ultima struttura dopo 180 tamponi rapidi, eseguiti nel fine settimana, è emersa la positività di 48 persone, tra cui alcuni genitori degli alunni risultati infetti.
Altro fronte aperto è quello della casa di riposo San Vincenzo de Paoli. All’interno della struttura per anziani sono emersi 24 contagi tra ospiti e lavoratori. A fare scattare l’allarme, e il conseguente screening, l’arrivo al Pronto soccorso di una signora, poi risultata positiva al tampone e trasferita all’ospedale di Biancavilla. La delicata situazione di Bronte coinvolge anche il nosocomio locale. Negli ultimi due giorni, come accertato da MeridioNews, sei persone – tra medici, infermieri e personale amministrativo – sono risultate positive al test rapido. Per contenere il contagio l’Asp obbliga chiunque entri in ospedale a effettuare il test e già questa mattina sono tre le persone infette.
Oggi e mercoledì proseguirà lo screening scolastico. In programma i test al primo circolo didattico Nicola Spedalieri, scuola che ha già registrato tre infetti tra gli insegnanti. I test verranno effettuati in modalità drive-in all’interno del mercato coperto. Il rischio, se i contagi dovessero aumentare, è quello di avere una nuova zona rossa. Nel comprensorio la stessa sorte è già toccata a Randazzo e, da domenica, ai comuni di Cesarò e San Teodoro.