L'ex deputato regionale, vicino a Fratelli d'Italia, è stato messo alla porta dopo quattro anni. Adesso sarà un commissario nominato dalla Regione a occuparsi di traghettare il Comune fino alle prossime elezioni, previste nell'estate 2021
Ramacca, passa la sfiducia al sindaco Pippo Limoli Mozione approvata con 12 voti. Centrodestra unito
Sfiduciato con 12 voti. Questo l’esito finale del Consiglio comunale tenutosi stasera, a partire dalle 20.30, nella sala consiliare del Comune di Ramacca. Unico punto all’ordine del giorno la mozione nei confronti del sindaco Pippo Limoli, eletto nel 2016 dopo una prima esperienza dal 1998 e al 2003 e una parentesi da deputato regionale con il Popolo delle Libertà all’Assemblea regionale siciliana.
A presentare l’atto sono stati sette consigliere comunali, quattro appartenenti al gruppo di Italia Viva, tra cui l’attuale presidente del Consiglio comunale Giuseppe Lanzafame – per 12 mesi come gruppo inseriti in maggioranza e poi messi alla porta dal primo cittadino -, due della Lega e uno del Partito democratico. Determinante per fare passare la sfiducia è stato il voto di quattro consiglieri tutti appartenenti al centrodestra: Federico Di Liberto (Forza Italia), Francesco Carini (Fratelli d’Italia), Nunzio Sciarotta e Rosario Gravina, vicino all’area di Fratelli d’Italia del sindaco di Catania Salvo Pogliese. Favorevole anche l’unica consigliera del Movimento 5 stelle Teresa Corallo.
Il tempo però ha cambiato le carte in tavola e otto consiglieri dell’ex maggioranza hanno deciso di sfiduciare il sindaco. Una perdita di pezzi avvenuta in maniera progressiva e che questa sera si è concretizzata con il voto nominale in aula in ordine alfabetico. Adesso un commissario, che verrà nominato dall’assessorato alle Autonomie locali, si dovrà occupare di traghettare il Comune fino al voto, previsto a giugno 2021. Hanno votato contro la sfiducia iFrancesco Schilirò, attuale assessore allo Sviluppo economico, Valeria Calcagno, assessora ai Servizi sociali, e Angela Amendolia. Alle prossime elezioni, almeno con lo scenario politico attuale, il centrodestra potrebbe presentarsi compatto.