TAROMINA FF/ Divertente, e dissacrante lopera di Caveh Zahedi sembra destinata a fare parlare molto di sé
Im a sex addict
Ladies and gentlemen, è lora di Im a sex addict. Fra sedute di coming out e confessioni filmate di debolezze più o meno ipocritamente deprecate, e probabilmente condivise da molti uomini – come sembra dimostrare la fiorente industria del porno lopera di Caveh Zahedi sembra destinata, come nel corso della passata edizione del fest Ma mere, a fare parlare molto di sé. Ma probabilmente in termini assai più lusinghieri di quelli a suo tempo riservati al film diretto da Christophe Honoré, prodotto spiacevolmente antiestetizzante.
E divertente, Im a sex addict. Divertente, e dissacrante. Se il dato autobiografico abbia seriamente ispirato la sceneggiatura, non è dato sapere. Almeno per quanto riguarda chi ha deliberatamente deciso di ignorare la sinossi presente nel programma ufficiale della rassegna, perché le impressioni sulla pellicola non ne fossero in qualche misura condizionate.
E un lento scivolare verso unimbarazzante(quantomeno) nevrosi ossessivo-compulsiva , quella del protagonista, un uomo che sembra convivere con appetiti sessuali a dir poco bulimici con piglio relativamente disinvolto. E se ha bisogno di rifletterci, prima di cedere a pulsioni che non intendono concedergli quartiere, non sembra provare particolari rimorsi nel farlo. Almeno allinizio. Perché se al regista lironia non manca, appare chiaro che lo scopo vuole essere quello di esorcizzare la cosa.
Salvo finire con il ricorrere alla psicoterapia di gruppo. La morale? La sola possibile: mai affrontare gli errori con un atteggiamento omeopatico. Ripeterli nella convinzione di rimuoverne le cause è il sistema migliore per ritrovarsi assiepati su di una chaise lounge. Parola di Caveh Zahedi.