Scoprire il patrimonio naturalistico andando in bici Le quattro settimane siciliane del tour Life Sic2Sic

Utilizzare la bici come strumento per conoscere più a fondo il proprio territorio, scoprendone meraviglie troppo spesso trascurate e coinvolgendo i cittadini in azioni volte a preservare l’ambiente. Questo il nobile intento di Sic2Sic, progetto finanziato dall’Unione europea all’interno del programma Life. Il progetto è costituito da un partenariato variegato: alla guida c’è l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), affiancato dalla società di comunicazione Ares 2.0, l’incubatore di imprese Enne 3 e Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta. Proprio utilizzando il mezzo a due ruote, Sic2Sic ha già percorso quasi cinquemila chilometri attraversando sei regioni italiane: Friuli, Lazio, Umbria, Sardegna, Piemonte e Puglia. Ora è il momento della Sicilia. La più grande isola del Mediterraneo contiene ben 300 siti facenti parte della Rete Natura 2000: un insieme di luoghi che costituiscono importanti patrimoni di biodiversità da tutelare.

Il Tour isolano è partito il 9 settembre da Trapani, passando poi per Mazara del Vallo, Sciacca, Agrigento, Caltanissetta, Gela, Ragusa, Porto Palo di Capo Passero. Il terzo weekend del mese si contraddistingue per due importanti tappe pubbliche, cioè aperte alla partecipazione di tutti: dopo il passaggio di ieri a Siracusa, oggi toccherà a Catania. Il percorso toccherà quindi Nicolosi e Calatabiano, virando alla volta di Nebrodi (Floresta, Cerami) e Madonie (Petralia Sottana) e proseguendo per Cerda, Corleone, Alcamo e Palermo. Il 2 ottobre il capoluogo siciliano sarà la sede del workshop conclusivo, con la pedalata finale prevista sabato 3. Il drappello di volenterosi ciclisti che sta attraversando la Trinacria a colpi di pedale è formato da sei dipendenti dell’Ispra che, così facendo, hanno unito le loro competenze naturalistiche all’amore per il viaggio lento.

«La bicicletta è il mezzo più comodo per promuovere al meglio le aree della Rete Natura 2000 – precisa Lorenzo Lener, a capo dell’incubatore di impresa Enne3 -, perché permette di evidenziare tutte le particolarità dei luoghi che vanno tutelati». La Sicilia però, almeno nell’immaginario collettivo, non è certo considerata come un paradiso per i ciclisti. I panorami mozzafiato, infatti, fanno da contraltare alla pessima condizione generale del manto stradale: un handicap che verrà parzialmente affrontato con i lavori da effettuare in vista del Giro d’Italia 2020. Il giudizio sulla situazione complessiva non è comunque negativo: «La Sicilia ha problematiche che rientrano nella media nazionale. Va sottolineato, invece, come le strutture d’accoglienza per il turismo su bici siano assolutamente all’altezza».

Il progetto Sic2Sic, dunque, può fungere da volano per migliorare la situazione. «Stiamo trovando amministrazioni locali molto preparate e interessate. Al termine di ogni tappa – precisa l’intervistato – teniamo degli incontri tecnici impegnativi su argomenti come conservazione e tutela ambientale: tematiche complesse attorno a cui, però, si registrano crescenti interesse e passione da parte dei nostri interlocutori. La nostra missione – ribadisce –  è anche quella di trovare una via di mezzo tra la conservazione assoluta dei beni ambientali e una valorizzazione eccessiva, che li metta a rischio». L’altro obiettivo progettuale è quello di sensibilizzare le generazioni più giovani: Sic2Sic prevedeva a tal proposito degli incontri da tenere con le scuole, stoppati poi a causa della pandemia di Coronavirus.

«Coinvolgere i ragazzi delle scuole primarie è una missione fondamentale che ci dà grande soddisfazione». Stavolta saranno le amministrazioni a fare da tramite, per trasferire tutte queste conoscenze agli alunni siciliani. Alla fine della terza settimana di viaggio l’impressione, positiva, è quella di un generale cambiamento d’attenzione: «C’è un bel sistema di gestione delle aree – aggiunge Lener – e una buona disponibilità ad aprirle e farle conoscere. Il problema è legato all’esiguo numero di persone che si occupano di gestirle e tutelarle». Il futuro, però, sembra poter sorridere alla nostra terra: «La Sicilia offre un’esperienza completa: natura bellissima, storia, sapori, un’umanità variegata. I problemi ci sono sempre, ma possono essere affrontati e risolti». 


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